Bataille diceva che comunicare ferisce o insozza. I recenti giorni di ritiro e studio a Pomaia ci hanno insegnato che esistono strumenti per ripulire la mente, partendo dalla parsimonia della parola e dell’immagine. Ieri sono arrivato a Pordenone travolto da segni, colori e simboli: quelli delle copertine dei 33 giri. Un affollato mondo parlante e suonante che elettrizza i sensi. Una sfida tra il familiarizzare con il respiro e il comunicare la musica in modo pulito.
Grazie al pubblico del Centro Culturale Aldo Moro di Cordenons, che ha accolto con curiosità e attenzione il nostro racconto di immagini e suoni di Copertine come quadri . Tanti esemplari tratti dalla collezione di Renato Portolan, alcune storiche e popolari (Moby Grape, Fabrizio De André, Alice Cooper, U2), altre rare e preziose, tra spirali psichedeliche, materiali inconsueti e connessioni visionarie con la pop art.