Non ci vedevamo dal gennaio del 2020.
Poi il covid, le distanze, i fatti sghembi della vita e una vita piena di fatti storti. Ragazzi magici come lui.
Se fossi un demiurgo egoista, prenderei Paolo e lo fonderei con gli altri tre o quattro miei amici storici. Fratelli preziosi, sparsi negli angoli della penisola. Li fonderei in un’unica creatura animata da bellezza, confidenza, musica e presenza, mi fonderei con loro.
Un golem di benessere.