Ultimo giorno di radio.
Si torna in onda a settembre.
Passeggiata pre-diretta lungo il corso.
Playlist sotto l’alito impietoso di una fornace.
Let It Slide della Tedeschi Trucks Band: il nuovo Crescent non è ancora entrato in circolo, il disco di qualche anno fa ha il respiro degli dei del soul.
Suco de Tangerina dei Beastie Boys: hyperdub lo-fi che mostra svergognato tutta l’ossatura.
Adrian di Ayala: italo afrobeat nazionalpopolare con la voce di Celentano in sottofondo.
Tony Hawk Of Ghana degli I Hate My Village: ho scoperto che piacciono a mia figlia e poi la chitarra di Viterbini, come dicono i musicisti napulegni, fa i buchi in terra.
Computer God dei Black Sabbath: più forte è la luce, più scura è l’ombra, e la batteria di Vinnie Appice è sinfonia tempestosa.
Silence Kid dei Pavement: doni elettrici dal passato che significano il presente.
Psiche di Paolo Conte: almeno una volta al giorno l’incontro con la Bellezza.
Infine il disco col titolo-evento. Daevid Allen: NOW is the happiest time of your life.