In questi giorni di silenzi, parole per decorare, gesti per nascondere, orari rubati per un raggio di luce, ho fatto una colossale scorpacciata di musica. Più del solito.
Mi sono regalato incroci creativi tra Tedeschi Trucks Band e Caetano Veloso, Bomb The Bass e Rolling Stones, Joan As Police Woman e Spiritualized.
Ancora sul tappeto volante con Everything Was Beautiful di questi ultimi, farmaco nu-psych-rock col respiro di nuvola, ho mostrato a Federica dove andavamo da ragazzi a prendere boccate d’aria e di sogno. Ci muovevamo in bici, ma quando era impellente il desiderio di avventura i piedi nudi dettavano direzione tra pietre mistiche. All’epoca c’era una quercia gigante. Un muricciolo sgarrupato. Un sentiero timido. Poco è cambiato. Molto è cambiato.
Torniamo a Jason Pierce e alla D Song (Best Thing You Never Had). Un augurio buono, lesto, tra lampo e baleno, senza paure senza pensieri: Gonna be a long ride down, the best thing you never had.