Fiori nella notte (di San Giovanni)
Quietami i pensieri e le mani e in questa veglia pacificami il cuore
Guazza è una rugiada copiosamente addensata. Nella notte tra il 23 e il 24 giugno l’acqua assume un significato magico: era quella del Giordano dove il Battista iniziò Cristo, è questa di una nottata di aria calda rarefatta, appena increspata da un venticello che ha sussurrato segreti.
Secondo la tradizione nel tardo pomeriggio si raccolgono fiori ed erbe, rispettando la natura con misura e attenzione, senza estirpare alla radice e sacrificando piccoli esemplari per un bene superiore. Al tramonto la misticanza verde viene immersa in acqua e lasciata all’esterno durante la notte, così che la rugiada esalti i poteri della flora.
Al mattino, dopo le prime luci, con l’acqua lustrale ci si asperge il viso e si irrorano i luoghi domestici, allontanando invidie, violenze, malagrazia e negatività, aprendo ad accoglienza, ascolto, educazione e ottimismo.
Così vanno le cose, così devono andare