Il fuoco è un organismo poroso. Una spugna fiammeggiante che assorbe speranze, trasforma terrori. Un buco nero che respira in un cerchio bianco. Fino alla cenere, voragine che accoglie il nuovo inizio. Sono un segno d’aria, l’ascendente leonino mi fa levitare in punta di vampa. Stira e rilassa, tendi e allenta, come un asana.
Siamo stati tanti e tante intorno al falò, rito scuro in terra di luce. Cani sciolti calati come lupi incuriositi, piccole comunità in raduno mobile, coppie nel cemento amoroso della condivisione: come membra di un corpo abbiamo salutato il passato e sorriso al futuro osservando a occhi chiusi la fiamma del presente.
Istituto Lama Tzong Khapa, Pomaia; notte del 31 dicembre 2023, notte del primo gennaio 2024.