A cavallo tra anni ’90 e Duemila, quando i requisiti per il rinvio per motivi di studio erano scaduti, arrivò la chiamata alla leva. Da obiettore nonviolento scelsi il servizio civile e ancora oggi, quando rifletto sull’importanza di quell’esperienza in canile con la Lega Nazionale per la difesa del cane, penso alle fondamenta della pratica antimilitarista.

La musica fece molto per farmi maturare l’idea, anche grazie alla Trilogia del Potere dei Litfiba. A metà anni ’80 nella musica italiana non era molto frequente il tema della guerra e della pace, ascoltare la voce critica di Desaparecido, 17Re e Litfiba 3 aiutò tanti a supportare il desiderio di un mondo senza conflitti e senza armi.

Ecco perché tenevo molto all’intervista che ho fatto ieri con Piero Pelù, storico obiettore in un periodo a dir poco complesso, tra 1984 e ’85. Un bel dialogo con lui su un pugno nobile di canzoni di quarant’anni fa, per un nuovo progetto con Aliberti.

Aria vuota nelle strade, si muovono le ombre di uomini neri.