Contro il solco di Silvio.
Quando si legge tanto e bene, quando ci si fa vortici per assimilare senza disperdere, imbuti cosmici che assorbono impregnati di scoperta, non si dimentica nulla.
Non è memoria ma polmone.
Così quest’oggi vagavo alla ricerca di un libro con una sensazione di chiusura e paradosso. Respiro: sul piano più alto l’ho intravisto. Un bel saggio sul Miles Gloriosus che nel finale, prima degli apparati, termina con fantasia.
Così: