Nel mio Piemonte, precisamente a Pocapaglia, nel cuneese, sono stati ritrovati i più antichi resti fossili di Paulownia. E’ uno degli alberi più longevi al mondo: proviene dalle terre del Nord, è sul nostro pianeta dai tempi del Pliocene (cinque milioni di anni fa circa…).
Il legno della Paulownia ha eccezionali proprietà fonoassorbenti, ha una portentosa risonanza e gli ebanisti giapponesi lo usano da secoli per costruire strumenti – ma anche armadietti portakimono. E’ ideale per la riforestazione poichè assorbe anidride carbonica e le sue foglie hanno un potenziale nutriente assai sviluppato.
Chissà come sarà stato stimolato l’immaginario di David Sylvian.
Non lo sentivamo da dieci anni, poi quasi all’improvviso Milan Records ha annunciato uno splendido tributo a Ryuichi Sakamoto intitolato To The Moon And Back.
Ci sono nomi come Alva Noto, Fennesz, Thundercat, la Cinematic Orchestra, non poteva mancare Sylvian. Che ha ripreso Grains dal disco del 2009 firmato Noto/Sakamoto con l’Ensemble Modern, lo ha rimodellato con un testo, e ha cantato. Grains (Sweet Paulownia Wood) mi ha ricordato quando ascoltavo Brilliant Trees nel silenzio più totale.
Come scrive Leonardo Vittorio Arena, “il silenzio diventa parte integrante della musica in direzione del nonsense o recupero della propria nudità esistenziale”.