The Rhythm Method

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The Rhythm Method (diary): 15 febbraio

“Alla salute di tutti gli idioti senza speranza: oggettivamente e soggettivamente”. Così esordiva Gurdjieff nel brindisi con i suoi studenti al Prieuré di Fontainebleau. Siamo tutti idioti senza speranza, lui sosteneva, indaffarati e reattivi nel difendere la macchina, addormentati e pronti a destarsi per le cose più futili. Raramente mi

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The Rhythm Method (diary): 6 febbraio

“Detesto la solidarietà. Si può morire di troppa solidarietà”, credo abbia detto John Lennon. Se ho afferrato il senso, probabilmente aveva persino ragione. Tuttavia sull’altro versante della libertà c’è la responsabilità, ed è bene fare qualche scelta anche in tempi difficili come questi. Il Coronacene impone somma accortezza nella gestione

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The Rhythm Method (diary): 3 febbraio

Napoli, Piazza Vanvitelli, 3 febbraio. E’ bello vedere i propri lettori. Non con il petto in fuori da vip che cala dall’alto tipo guru. Con la semplice – umana? – curiosità di vedere una faccia, assorbire un sorriso, una curiosità, un complimento. In tempi difficili e distanziati come questo, è

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Diario

The Rhythm Method (diary): 2 febbraio

È così difficile ritrarre un Beatle? Me lo sono chiesto migliaia di volte, visto che ogni disegno che li raffigura è sempre enigmatico. Sono loro, ma non sono loro. John è John – gli occhialini, il baffetto – ma se ti avvicini il naso non è il suo. Gli occhioni

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The Rhythm Method (diary): 26 gennaio

Secondo il postulato di Pennac se vuoi cominciare a leggere una trilogia partirai sempre dal terzo della serie. È così che ho cominciato il ciclo dell’ingegner Mario Cavenaghi, presidente dei probiviri-investigatore creato da Lodovico Festa. Addio Milano bella è l’ultimo atto della serie inaugurata dall’autore – dopo una lunga e

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Diario

The Rhythm Method (diary): 25 gennaio

Mudra Sounds V. Me lo ricordo in treno. Andata, ritorno, pendolo perpetuo perchè costruito binario su binario, ferro su ferro, sbuffi elettrici. Primavera 2007. Into The Blues uscì il primo maggio, forse non a caso, visto che il blues di Joan, per quanto selezionato, perbene e a modino, non poteva

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The Rhythm Method (diary): 18 gennaio

Siamo le api dell’invisibile, sosteneva Rilke. Questa dimensione piccina e laboriosa, minuscola e operosa, è cara a chi pratica il giornalismo. Benché il cuore e la passione siano grandi come gli obiettivi, ci si rimpicciolisce per lavorare bene, per entrare, ascoltare e capire. Sottrazioni e diminuzioni. Qualche giorno fa ho

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The Rhythm Method (diary): 16 gennaio

Lapis, copiative finissime, bicolori per contabili, scatole in bachelite, nero duro, fini per ufficio, matite sanguigne. Esattamente un anno fa ricevevo da Silvana Editoriale il libro che è diventato, oltre che una piacevole lettura e rilettura personale e l’occasione per una gustosa intervista all’autore, il testo di ogni weekend. Le

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The Rhythm Method (diary): 12 gennaio

Manifesto è la serie di WePresent che invita gli artisti a presentare il proprio decalogo. Lee Scratch Perry illustra le sue dieci amorose regole di vita, la grafica multicolore è di Bráulio Amado. Il leggendario dubmaster è arrivato a quota 84, forse è il caso di applicarle per bene: 1.

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