Rivelazioni su rotaia. Un pirlino di assessore riabilita la bestialità del nonnismo. Letto in giro poco fa. Quando si dice: la sana comunicazione istituzionale. Molto più sano approfittare del tempo in treno per ritrovare un Sessantotto mimetico, raccontato proprio da una caserma, specchio di “un’Italia opaca e furbesca, trafficona e
“Crediamo di ricordarci le parole, invece sono solo le intonazioni che hanno causato la ferita o servito da balsamo”. Così affermava Pontalis, così pensavo stamane ascoltando a Radio Radicale l’intonazione ben scandita di una parola cara: continenza. Bella come compassione, connessione, condivisione. Il cum fa sempre la differenza. Compagnia. Quella
“Alla salute di tutti gli idioti senza speranza: oggettivamente e soggettivamente”. Così esordiva Gurdjieff nel brindisi con i suoi studenti al Prieuré di Fontainebleau. Siamo tutti idioti senza speranza, lui sosteneva, indaffarati e reattivi nel difendere la macchina, addormentati e pronti a destarsi per le cose più futili. Raramente mi
“Detesto la solidarietà. Si può morire di troppa solidarietà”, credo abbia detto John Lennon. Se ho afferrato il senso, probabilmente aveva persino ragione. Tuttavia sull’altro versante della libertà c’è la responsabilità, ed è bene fare qualche scelta anche in tempi difficili come questi. Il Coronacene impone somma accortezza nella gestione
Napoli, Piazza Vanvitelli, 3 febbraio. E’ bello vedere i propri lettori. Non con il petto in fuori da vip che cala dall’alto tipo guru. Con la semplice – umana? – curiosità di vedere una faccia, assorbire un sorriso, una curiosità, un complimento. In tempi difficili e distanziati come questo, è
È così difficile ritrarre un Beatle? Me lo sono chiesto migliaia di volte, visto che ogni disegno che li raffigura è sempre enigmatico. Sono loro, ma non sono loro. John è John – gli occhialini, il baffetto – ma se ti avvicini il naso non è il suo. Gli occhioni
Secondo il postulato di Pennac se vuoi cominciare a leggere una trilogia partirai sempre dal terzo della serie. È così che ho cominciato il ciclo dell’ingegner Mario Cavenaghi, presidente dei probiviri-investigatore creato da Lodovico Festa. Addio Milano bella è l’ultimo atto della serie inaugurata dall’autore – dopo una lunga e
Mudra Sounds V. Me lo ricordo in treno. Andata, ritorno, pendolo perpetuo perchè costruito binario su binario, ferro su ferro, sbuffi elettrici. Primavera 2007. Into The Blues uscì il primo maggio, forse non a caso, visto che il blues di Joan, per quanto selezionato, perbene e a modino, non poteva
Mannaggiallui . [Splendido caos con Piero Brega. e ascolto. Squilibri e Stampe Alternative. Si sta bene tra suoni e verbi]