The Rhythm Method

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The Rhythm Method (diary): 30 aprile

L’arte del desiderio. Il desiderio dell’immagine. Il circolo scintilla scossone carezza. Un naso, una cicatrice, una nuca, un passo, un’ombra. L’energia lontana che spinge profonda e plasma la forma. Il modo in cui si manifesta la sostanza. Qualche tempo fa, durante uno degli incontri preparatori delle nostre conversazioni sulla cover

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The Rhythm Method (diary): 29 aprile

In questi giorni di silenzi, parole per decorare, gesti per nascondere, orari rubati per un raggio di luce, ho fatto una colossale scorpacciata di musica. Più del solito. Mi sono regalato incroci creativi tra Tedeschi Trucks Band e Caetano Veloso, Bomb The Bass e Rolling Stones, Joan As Police Woman

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The Rhythm Method (diary): 28 aprile

– L’inquietudine che indosso io so che non ha età. Vecchio mio, è stanchezza la nostra, malinconia. Una decina d’anni prima Victor Sogliani era famoso. L’Equipe 84. Classifiche, tv, radio, cantagiri, sorrisi, canzoni, palchi, il beat italiano nel pieno del suo trionfo ottimista e floreale. Poi le inquietudini del Sessantotto.

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The Rhythm Method (diary): 26 aprile

In questi giorni di nuovo sole e nuovi soli, di metalli che si fondono, riappaiono e sanano come un balsamo, ho incontrato un libro fantasma. È tutto perfetto: la genesi, la scomparsa dell’autore, lo status di cult-book cresciuto negli anni grazie alle mazzette di fotocopie che circolavano carbonare, l’imprimatur di

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The Rhythm Method (diary): 25 aprile II

Battiato. Demetrio. Miles. Arvo Pärt. John Cage Keith Jarrett. Quante volte la visione ha dialogato col suono. Quante volte il suono ha plasmato la visione. Roberto Masotti c’era, in prima linea: artefice di neri e bianchi straordinari; misurata, ordinata valanga di sensazioni. Quante conversazioni in profondità, verticali. E come dimenticare

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The Rhythm Method (diary): 24 aprile I

Populonia. Terre etrusche, cipressi gonfi e puntuti con le spalle a un arco di mare che riecheggia le gesta di Fufluns. Si sale si curva e si risale. Qualcuno taglia nella romanella. Una locanda di sapori ospita suoni e visioni. Sinestesie. Più che quadri, varchi sullo spazio-tempo, soglie d’accesso verso

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The Rhythm Method (diary): 24 aprile II

Un viaggio di mille miglia comincia con un piccolo passo. Sono lieto di aver dato il mio contributo da storico del rock a un documentario importante. Auguro all’appassionata troupe di intraprendere un percorso pieno di soddisfazioni. Abbiamo passato una bella mattinata a girare. Ho offerto la mia testimonianza, uno scorcio

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The Rhythm Method (diary): 23 aprile

Creuza de mä. Gli scorci di Piombino, dal giallo terragno dei Macchiaioli al De Andrè mediterraneo. D’altronde è anche città di copertine: ieri ne abbiamo mostrate un po’ in Cittadella, addentrandoci nello scorcio di due decenni che hanno ancora tanto da dire. Il 19 maggio approfondiremo il versante battistiano, tra

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The Rhythm Method (diary): 21 aprile

Confucio al suo discepolo: l’apprendimento senza meditazione sull’appreso è vano. Apprendere meditando sull’appreso non è solo un concetto di durata, una tenace pressione nel tempo; come la vitamina c che fissa il ferro assistita dal sole. È anche un cogliere con la coda dell’occhio e dell’orecchio ciò che accade, essere

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The Rhythm Method (diary): 20 aprile

Laggiù c’è un ciuffo di cipressi. Sfiorano il cielo e hanno radici discrete, scendono nel profondo costanti, senza allargarsi. Noi umani cerchiamo esempi in ogni dove, ma basterebbe emulare i cipressi. Alberi compassati nel senso più autentico: signorile misura, circolare perché tutto torna. Quel ciuffo adorna un luogo caro. Il

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