Rock internazionale

Little Atlas: ‘Automatic Day’ (10T Records)

Come si traduce in linguaggio progressive lo stereotipo – molto cinematografico – dell’americano “awanagana”, faccione squadrato, sorriso ammiccante e aria piaciona da simpatica canaglia? Basta ascoltare Rocket Scientist e Erik Norlander, le produzioni 10T e PRR, il metal prog e certi Spock’s Beard, a volte i Magellan, per rendersene conto:

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Spring Awakening: il trasgressivo musical rock finalmente in Italia!

Masturbazione, aborto, suicidio, stupro, amore e rivolta: dal 29 ottobre la versione italiana – tutta indipendente e operativa anche sui social network – dell’acclamato musical rock di Sater e Sheik tratto dal ‘Risveglio di primavera’ di Frank Wedekind. Modena, Trieste, Torino, Roma, Reggio Emilia, Venezia, Padova e Bologna le date

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Zenit: ‘The Chandrasekhar Limit’ (Galileo Records)

Ascoltando l’ultimo album dei Silver Key ho confermato una mia impressione: se il new prog è fatto bene, se ogni ingrediente è dosato a dovere, se ogni elemento ha il giusto spazio senza sovrapporsi, allora la formula funziona ed è persino piacevole. E’ una regola aurea valida per ogni genere,

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Elora: ‘Crash’ (Progressive Promotion Records)

Tra le migliori prog band francesi degli ultimi tempi, un posto d’onore spetta ai Nemo, abili nel congiungere la tradizione art-rock transalpina con gli scenari sontuosi alla Pink Floyd e la concretezza dei Marillion hogarthiani. Sulla stessa rotta si muovono i connazionali Elora: proveniente da Marsiglia, il sestetto è nato

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Nektar: ‘Time Machine’ (Purple Pyramid Records)

“Questo è il nostro miglior album da tempo”! Affermazioni del genere, per quanto sgamate, sono frequenti nella prassi promozionale, soprattutto quando c’è una certa attesa nei confronti dell’autore. Ed è così che i Nektar hanno presentato il nuovo album di inediti “Time Machine”, pubblicato a quattro anni dal precedente “Book

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Cyril: ‘Gone Through Years’ (Progressive Promotion)

Si è dato molto da fare, il poliedrico tastierista e sassofonista Marek Arnold. Esperienze con Toxic Smile, Seven Steps To Green e Flaming Row, la nascita dei Gabria dal 2008 al 2010, l’entrata nei leggendari Stern Combo Meissen, infine il nuovo progetto Cyril. Con la neonata band il musicista tedesco

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Djam Karet: ‘The Trip’ (HC Productions)

In una puntata del 1978 Fonzie facendo sci nautico con il giubbotto di pelle saltò uno squalo: cominciò in quel momento il lento declino di Happy Days, una decadenza talmente celebre che ancora oggi, quando un prodotto televisivo comincia ad inabissarsi, si usa dire “jumping the shark”. Quando i Djam

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Arabs In Aspic: ‘Pictures Of A Dream’ (Black Widow)

Nella musica degli Arabs In Aspic tutto concorre a suggerire quella che Elémire Zolla chiamava “esperienza metafisica”: in particolare in questo nuovo album, la pluralità di segnali favorisce l’abbandono dopo aver rievocato il clima di un sogno. Il titolo “Pictures of a dream”, la copertina in pieno stile lisergico fitta

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