Rock internazionale

Believe: ‘The Warmest Sun In Winter’ (Metal Mind)

Che bravi i Believe. Conterà qualcosa, nella storia di un gruppo, il proseguire con costanza e determinazione, il puntare a un obiettivo alto e perseguirlo con tenacia? Nel caso della band polacca la durata ha il suo ruolo, tanto da premiare questo nuovo album con un valore aggiunto. I Believe

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Mahogany Frog: ‘Senna’ (Moonjune Records)

Vecchie conoscenze i Mahogany Frog. La band canadese da qualche anno ha catturato l’attenzione degli amanti del prog legati sia al classico sound anni ’60/’70 ma anche quelli più disponibili a connessioni con l’hard rock, l’area kraut, i retaggi post-psichedelici. Merito di una proposta diversificata ma unitaria, spalmata in sei

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Balloon Astronomy: ‘Balloon Astronomy’ (Autoprod.)

Progressive moderno, dalla spiccata attitudine melodica – rectius: cantabilità – quello dei Balloon Astronomy. Bastano il trascinante refrain corale di “Sigmoid Fletcher” o le atmosfere accattivanti di “The odyssey” per avere un’idea sufficientemente precisa del songwriting del duo californiano. Perchè di coppia si tratta: Jim Ledger (voce, chitarre e basso)

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Musica Ficta: ‘A Child & A Well’ (Fading/Altrock)

Benedetta AltRock. Come accaduto per i Ciccada, intrigante novità trovata in Grecia, l’etichetta milanese pesca in Israele e scova un’altra bella realtà progressive contemporanea: Musica Ficta. E’ una formazione di Gerusalemme attiva da un decennio, fondata nel 2003 dal chitarrista Udi Horev: un sestetto dedito a un’inteligente rivisitazione del patrimonio

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Ligro: ‘Dictionary 2’ (Moonjune)

“Orgil” in indonesiano significa “pazzo”, lo capovolgi e viene fuori Ligro, il nome di questo travolgente hard-fusion trio di Giacarta che finalmente debutta con Moonjune, attualmente l’etichetta leader nel campo del rock-jazz orientale. Nel retro dell’album le dita dei tre musicisti si impegnano in un simbolo tanto caro alle femministe,

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3RDegree: ‘The Long Division’ (3Rdegree)

Esattamente 20 anni fa, all’inizio della seconda grande ondata new prog dopo il boom marillioniano, i 3RDegree pubblicavano il loro primo album. “The world in which we live” era una cassetta che non fece scalpore ma si aggiunse alle numerose produzioni del periodo, così “Human interest story” (1996) e l’apprezzato

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Roses for Joni: Valeria Caputo per Joni Mitchell

Venerdì 15 febbraio l’autrice di ‘Migratory Birds’ e la chitarrista al Muddy Waters di Calvari (GE) in un concerto tutto al femminile, una serata di tributo dedicata interamente alla celebre cantautrice canadese              Roses for Joni: Valeria Caputo e Silvia Wakte omaggiano Joni Mitchell

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