Rock internazionale

Zenit: ‘The Chandrasekhar Limit’ (Galileo Records)

Ascoltando l’ultimo album dei Silver Key ho confermato una mia impressione: se il new prog è fatto bene, se ogni ingrediente è dosato a dovere, se ogni elemento ha il giusto spazio senza sovrapporsi, allora la formula funziona ed è persino piacevole. E’ una regola aurea valida per ogni genere,

Continua a leggere »

Elora: ‘Crash’ (Progressive Promotion Records)

Tra le migliori prog band francesi degli ultimi tempi, un posto d’onore spetta ai Nemo, abili nel congiungere la tradizione art-rock transalpina con gli scenari sontuosi alla Pink Floyd e la concretezza dei Marillion hogarthiani. Sulla stessa rotta si muovono i connazionali Elora: proveniente da Marsiglia, il sestetto è nato

Continua a leggere »

Nektar: ‘Time Machine’ (Purple Pyramid Records)

“Questo è il nostro miglior album da tempo”! Affermazioni del genere, per quanto sgamate, sono frequenti nella prassi promozionale, soprattutto quando c’è una certa attesa nei confronti dell’autore. Ed è così che i Nektar hanno presentato il nuovo album di inediti “Time Machine”, pubblicato a quattro anni dal precedente “Book

Continua a leggere »

Cyril: ‘Gone Through Years’ (Progressive Promotion)

Si è dato molto da fare, il poliedrico tastierista e sassofonista Marek Arnold. Esperienze con Toxic Smile, Seven Steps To Green e Flaming Row, la nascita dei Gabria dal 2008 al 2010, l’entrata nei leggendari Stern Combo Meissen, infine il nuovo progetto Cyril. Con la neonata band il musicista tedesco

Continua a leggere »

Djam Karet: ‘The Trip’ (HC Productions)

In una puntata del 1978 Fonzie facendo sci nautico con il giubbotto di pelle saltò uno squalo: cominciò in quel momento il lento declino di Happy Days, una decadenza talmente celebre che ancora oggi, quando un prodotto televisivo comincia ad inabissarsi, si usa dire “jumping the shark”. Quando i Djam

Continua a leggere »

Arabs In Aspic: ‘Pictures Of A Dream’ (Black Widow)

Nella musica degli Arabs In Aspic tutto concorre a suggerire quella che Elémire Zolla chiamava “esperienza metafisica”: in particolare in questo nuovo album, la pluralità di segnali favorisce l’abbandono dopo aver rievocato il clima di un sogno. Il titolo “Pictures of a dream”, la copertina in pieno stile lisergico fitta

Continua a leggere »

Mindwork: ‘Eterea’ (Mindwork)

Per un genere saturo e poco creativo come il progressive metal, oggi più che sull'inventiva tocca concentrarsi sull'interpretazione: le proposte più interessanti arrivano infatti da quei gruppi che provano a rileggere con sincerità quanto detto dai maestri, mettendoci qualcosa di proprio, di originale, di imprevisto. I Mindwork ci provano, in

Continua a leggere »