Recensioni

InVertigo: ‘Veritas’ (Progressive Promotion Records)

A quale generazione siamo arrivati? New-new-new prog? Triple definizioni carpiate a parte, gli InVertigo sono una delle numerosissime formazioni di estrazione regressive che, pur ricorrendo a strumenti comunicativi contemporanei, mostrano un sound orgogliosamente conservatore. In tal senso nulla questio: in tempi di retro-rock se band come Black Keys, Siena Root

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Molecole n. 28: Neo, The Strange Flowers, Don Turbolento

Le definizioni non mi piacciono ma spesso tocca usarle. Servono a “orientare”, a collocare, a individuare in questo mare magno della contemporaneità musicale. Tutto giusto, ma “punk-jazz” o “jazz-core” non mi stanno per niente simpatiche. Soprattutto se si usano per presentare una band del calibro dei Neo. Perchè un notevole

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StereoKimono: ‘Intergalactic Art Café’ (Immaginifica)

Quando è stata annunciata la partecipazione degli StereoKimono alla seconda Prog Exhibition lo scorso novembre, gli amanti di questa band hanno sperato sempre di più in un ritorno in studio dopo nove anni di assenza. Puntualissima la nuova pubblicazione, questo “Intergalactic Art Café” che conferma non solo il buon rapporto

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Tinkicker: ‘The playground at the edge of the abyss’ (Mals)

Intrigante e curioso, decisivo negli sviluppi del linguaggio progressive, il concept album nel corso dei decenni ha mostrato grande vitalità ma anche un punto debole: la continua ricorrenza di idee e tematiche, costantemente legate a percorsi di ascesa, caduta e redenzione, da “Tommy” a “Streets” dei Savatage passando per “Ziggy

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Taylor’s Universe: ‘Kind Of Red’ (Marvel Of Beauty)

Era il 1959. Un titolo come “A kind of blue” lasciava presagire una rivoluzione epocale: Miles utilizzava il blu come chiave di lettura di una profondità, di una liquidità, di uno sviluppo oracolare che avrebbero cambiato radicalmente la storia della musica del ‘900. I tempi sono cambiati, di dischi rivoluzionari

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Infront: ‘Inescapable’ (Mals)

Ecco un’altra ottima band dalla Russia, ancora una volta supportata dalla scuderia Mals che, come accadde tra anni ’80 e ’90 con Mellow e Musea, sta dando ampio spazio alle migliori espressioni del linguaggio progressive declinato dai russi. Gli Infront sono già attivi da tempo: nascono nel 2005 con la

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Wally: ‘Montpellier’ (Gonzo Multimedia)

Ricordate i Wally? Si tratta di una rock band inglese tra quelle “più minori” del decennio d’oro, che ebbe però un barlume di notorietà a metà anni ’70. La sponsorizzazione di Bob Harris, il barbuto dj dell’Old Grey Whistle Test, l’arrivo in Atlantic e la produzione di Rick Wakeman, l’apertura

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Molecole n. 27: Andrea Gianessi, Pino Forastiere, Nino Bruno

Lo ricordavo con piacere nei Nihil Project con Antonello Cresti. Se l’ex sodale ha intrapreso la via del saggista tra rock ed esoterismo, Andrea Gianessi ha proseguito mettendo in musica l’inquietudine del musicista sensibile e di cultura, ipotizzando un aggiornamento della canzone di bandiera e meditazione cara a Claudio Rocchi.

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Phoenix Again: ‘ThreeFour’ (Ams/BTF)

Se è vero che la fenice risorge dalle proprie ceneri, da una band con questo nome non ci si può non attendere una rinascita. Con la sigla Pheonix Again si fa risentire una delle più misconoscuite ma seminali formazioni del new progressive italiano. I Phoenix nacquero a Brescia nel 1981,

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