Recensioni

I Compagni di Baal: ‘I Compagni di Baal’ (Jolly Roger)

Lo confesso: ultimamente il modello hard-progressive, soprattutto quello a tinte fosche e tematiche esoteriche, mi ha un po’ stancato. Gli manca la fantasia, il gioco dell’imprevisto, la capacità di alternare potenza e dramma, durezza e deviazioni, vigore e sorprese. Con tutti i limiti di un progetto molto ingenuo, il debutto

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Azure Agony: ‘India’ (SG records)

Dove va oggi il progressive metal? Domanda difficile: il genere ha assunto e perso la sua identità nel giro di qualche anno, affermandosi come rilettura possente e elettrica di certo rock sinfonico, ma subito tramutandosi in passerella per virtuosi e non in trampolino di lancio per la fantasia e l’imprevisto.

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3RDegree: ‘The Long Division’ (3Rdegree)

Esattamente 20 anni fa, all’inizio della seconda grande ondata new prog dopo il boom marillioniano, i 3RDegree pubblicavano il loro primo album. “The world in which we live” era una cassetta che non fece scalpore ma si aggiunse alle numerose produzioni del periodo, così “Human interest story” (1996) e l’apprezzato

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Tubax: ‘Il mondo stava finendo’ (Megasound)

Il mondo stava finendo, noi ci siamo salvati per il rotto della cuffia, ergo divertiamoci. Potrebbe essere questa la filosofia dei Tubax, eccitante trio bolognese che debutta con “Il mondo stava finendo”, ma c’è dell’altro. Molto altro. To have fun senza dubbio, ma a questo i tre aggiungono una predilezione

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T: ‘Psychoanorexia’ (Progressive Promotion)

Stavolta T fa le cose sul serio. Non che prima del suo quarto album “Psychoanorexia” fosse un giovincello tra l’amatoriale e il lo-fi, ma la sensazione che si prova affrontando questo suo nuovo lp è di una voglia forte di definire compiutamente la propria musica, raccogliendo le piccole e grandi

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Back In Time: Le Grand Tour (Trespass n. 1 – gennaio 2003)

Dieci anni. Come passa il tempo. Esattamente dieci anni fa partivano alcune esperienze giornalistiche  – piccole e grandi, ingenue e ambiziose – che hanno inevitabilmente segnato il mio percorso di “scrittore di cose musicali” o, per citare il sottotitolo di questo sito, di “incorreggibile divulgatore di buona musica”. Una di

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