‘Cotto e suonato’ su Rockerilla!
Enrico Ramunni, redattore di Rockerilla e firma prestigiosa del giornalismo musicale italiano, ha recensito il mio libro Cotto e suonato. La musica immaginifica in cucina sul numero di febbraio 2012.
Enrico Ramunni, redattore di Rockerilla e firma prestigiosa del giornalismo musicale italiano, ha recensito il mio libro Cotto e suonato. La musica immaginifica in cucina sul numero di febbraio 2012.
Mi trovo sempre in difficoltà con le formazioni progressive metal. A Costo di sembrare superficiale e non professionale, so già in anticipo che finirò il pezzo parlando di una band impersonale, che poco o nulla aggiunge al modello – interpretato in modo a dir poco ortodosso – dei Dream Theater.
L’ottimo Mario Bonanno, una delle più prestigiose firme della critica musicale italiana, autore di numerosi libri dedicati alla nostra canzone d’autore, ha voluto recensire il mio Prog. Una suite lunga mezzo secolo su Solo Libri.
Tanto mitizzato quanto sfruttato in lungo e in largo, “YS” è uno dei punti di riferimento indiscussi del progressive mondiale. Probabilmente è stato l’album con il maggior contributo di rivalutazione postuma ma anche uno dei lavori sui quali autore e discografia hanno campato più di rendita. Che Gianni Leone sia
Croce e delizia degli appassionati, il nuovo progressive sorto dalle ceneri di un’utopia e dalla seconda metà degli anni ’80, ha consegnato alla storia cumuli di derivazioni e prolissità ma anche tante ottime idee, molti dischi eccellenti, un pugno di band capaci di fare bella figura accanto ai giganti del
Una dozzina d’anni fa gli Astralia facevano la loro apparizione nel panorama progressive europeo con un album, pubblicato da Mellow Records, anomalo nel suo genere. La formazione padovana con il esordio “Connected” ipotizzava una fusione tra space rock e hard sound, senza sconfinare nel prog metal o nella psichedelia più
Lontano dalle reunion e dal boom del revival, inarrestabile nella sua misteriosa nuova direzione – quella di un ambient esoterico a tinte dark e progressive, Antonio Bartoccetti è sempre presente. I suoi simboli, i veli con i quali ricopre la materia sapienziale che mette in musica, la progettualità arcana sono
HAWKLORDS THE BARNEY BUBBLES MEMORIAL BENEFIT CONCERT BLACK WIDOW RECORDS Mia recensione apparsa nel numero di gennaio 2012 di Jam – Viaggio nella musica:
Claudio Lancia recensisce ottimamente – e in modo approfondito – il mio nuovo libro Prog. Una suite lunga mezzo secolo. Interessante e ampia recensione nella sezione Speciali di Onda Rock. Segue piccolo stralcio: “Da quale convergenza di eventi ebbe origine il progressive rock? Il punto di partenza furono i Beatles:
Decisamente in linea con le proposte della 10T Records e in generale con quell’ala “più realista del re” di tanto progressive americano, il disco d’esordio del progetto The Anabasis rimanda inevitabilmente ai peggiori luoghi comuni del progressive. Le suite – anche più di una all’interno dello stesso album – il