Progressive

Elf Project: ‘The Great Divide’ (10T Records)

Peccato che tanti gruppi prog americani abbiano pretese così basse e ambizioni così appiattite. Con la preparazione e la professionalità che si ritrovano potrebbero fare davvero molto di più. E' il caso degli Elf Project, nello specifico di Carl Schultz. Polistrumentista newyorkese, Schultz ha messo in piedi questo progetto inizialmente

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Artisti Vari: ‘Prog Exhibition 2’ (Immaginifica)

La storia del progressive italiano è costellata di piccoli e grandi festival. Dalla sua nascita, il prog tricolore si è espresso sul palco, da Viareggio al Parco Lambro, dal Be-In a Villa Pamphili: dal vivo sono esplosi gli amori per Jethro Tull, Genesis e Van Der Graaf, dal vivo PFM,

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Master Experience: ‘Billions Of Grains’ (Autoprod.)

C'è qualcosa di anomalo nel debutto dei Master Experience, e risiede nella loro principale influenza e nel lungo lasso di tempo trascorso tra la fondazione e il debutto. Raramente nel panorama prog italiano abbiamo trovato una band così innamorata dei Fates Warning, quelli abrasivi e dinamici di “Disconnected” e “FWX”:

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Autumn Chorus: ‘The Village To The Vale’ (AltrOck)

Benedetti siano – in questa calda estate di Scipioni, Caronti e Luciferi – gli Autumn Chorus. Già il nome fa molto, il villaggio tipicamente inglese in copertina aumenta il desiderio di fuga verso lidi temperati e ventosi, ma soprattutto l'intero album è una vera e propria sinfonia britannica, leggiadra e

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Il Giardino Onirico: ‘Perigeo’ (Autoprod.)

Se dovessimo tracciare una mappa del prog contemporaneo italiano, dagli anni '90 ad oggi, la quantità di percorsi intrapresi sarebbe davvero notevole. Correnti, sottogeneri, adesioni più o meno dichiarate alla lezione dei maestri, orgogliosi tributi ai tempi che furono, instancabili ricerche di originalità: una costellazione di grandi e piccole band

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Andrea Parentin: ‘Rock Progressivo Italiano. An introduction to Italian Progressive Rock’

Insieme ad Augusto Croce, Andrea Parentin è l'unico “attivista prog” italiano a ragionare e muoversi in termini internazionali. Già columnist di ProgArchives, il cultore triestino ha scelto l'inglese come lingua operativa grazie a due motivazioni forti: la prima riguarda l'esigenza di una circolazione internazionale del proprio lavoro, la seconda è

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Sanguine Hum: ‘Diving Bell’ (Esoteric/Antenna 2012)

Nel corso degli ultimi anni, dall'incontro tra alternative e progressive, sono salite agli onori della cronaca alcune band come North Atlantic Oscillation, Oceansize, Pure Reason Revolution, Pineapple Thief, Amplifier e per certi versi gli Anathema più recenti. Formazioni che nel migliore dei casi hanno dato alla luce dischi affascinanti e

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