Donato Zoppo

Elora: ‘Crash’ (Progressive Promotion Records)

Tra le migliori prog band francesi degli ultimi tempi, un posto d’onore spetta ai Nemo, abili nel congiungere la tradizione art-rock transalpina con gli scenari sontuosi alla Pink Floyd e la concretezza dei Marillion hogarthiani. Sulla stessa rotta si muovono i connazionali Elora: proveniente da Marsiglia, il sestetto è nato

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Nektar: ‘Time Machine’ (Purple Pyramid Records)

“Questo è il nostro miglior album da tempo”! Affermazioni del genere, per quanto sgamate, sono frequenti nella prassi promozionale, soprattutto quando c’è una certa attesa nei confronti dell’autore. Ed è così che i Nektar hanno presentato il nuovo album di inediti “Time Machine”, pubblicato a quattro anni dal precedente “Book

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Altare Thotemico: ‘Sogno Errando’ (Ma.Ra.Cash Records)

C’è una dichiarazione celata, occulta, sotterranea oserei dire, in questo secondo album degli Altare Thotemico: “non siamo prog”, sembra vogliano dire Gianni Venturi e la band. E’ come se “Sogno Errando” volesse sprigionare questa tensione all’alterità solco dopo solco, tra simboli, rivelazioni e composizione estemporanea. A dire il vero già

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Silver Lake: ‘Every Shape And Size’ (SG Records)

Inossidabili e tenaci, i Silver Lake proseguono nel loro viaggio all’interno del progressive metal: “Every shape and size” è il secondo album, un ottimo bis con SG Records che nel corso degli ultimi anni ha dimostrato di saper crescere un vivaio di valide hard & heavy bands. Il titolo dell’album

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Cyril: ‘Gone Through Years’ (Progressive Promotion)

Si è dato molto da fare, il poliedrico tastierista e sassofonista Marek Arnold. Esperienze con Toxic Smile, Seven Steps To Green e Flaming Row, la nascita dei Gabria dal 2008 al 2010, l’entrata nei leggendari Stern Combo Meissen, infine il nuovo progetto Cyril. Con la neonata band il musicista tedesco

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Djam Karet: ‘The Trip’ (HC Productions)

In una puntata del 1978 Fonzie facendo sci nautico con il giubbotto di pelle saltò uno squalo: cominciò in quel momento il lento declino di Happy Days, una decadenza talmente celebre che ancora oggi, quando un prodotto televisivo comincia ad inabissarsi, si usa dire “jumping the shark”. Quando i Djam

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