Donato Zoppo

Antonio Severi: ‘Sunday Morning’ (Piriolirio Records)

Avete presente gli StereoKimono? Ad avere un minimo di confidenza con il “rock psicofonico obliquo” del trio bolognese, un disco come questo vi stupirà. Antonio Severi, in temporanea vacanza dal super trio, si è divertito (nel senso di volgere altrove…) accantonando tuoni, fulmini e tempeste elettriche in favore di un

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The Rhythm Method (diary): 17 agosto 2013

Piccoli rituali mattutini. Sono una cosa importante, non sottovalutela. Quando mi riferisco ai riti, non penso certo alle boriose liturgie cattoliche nè agli impettiti cerimoniali da assetti di potere. Rito non è ossessiva e meccanica ripetizione, tanto per fugare i timori di noia e angoscia che opprimono l’allegra borghesia sempre

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The Rhythm Method (diary): 7 agosto 2013

Da quanto tempo non aggiornavo il mio diario. Saranno un paio di mesi, forse tre: la fine della stagione 2013 di Rock City Nights, con la relativa sospensione di passeggiata notturna per andare in redazione e tornare, ha congelato le riflessioni, ibernando quel simpatico groviglio di pensieri, musica e immagini

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Ingranaggi della Valle: ‘In hoc signo’ (Black Widow)

Cavalieri con vessilli crociati in copertina, un titolo – “In Hoc Signo” – che rimanda ad antiche e sanguinose battaglie in nome di Dio, un nome inequivocabile: Ingranaggi della Valle. Bastano pochi segnali per capire quando si entra nel regno del progressive, la neonata band romana in questo suo esordio

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Zenit: ‘The Chandrasekhar Limit’ (Galileo Records)

Ascoltando l’ultimo album dei Silver Key ho confermato una mia impressione: se il new prog è fatto bene, se ogni ingrediente è dosato a dovere, se ogni elemento ha il giusto spazio senza sovrapporsi, allora la formula funziona ed è persino piacevole. E’ una regola aurea valida per ogni genere,

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Elora: ‘Crash’ (Progressive Promotion Records)

Tra le migliori prog band francesi degli ultimi tempi, un posto d’onore spetta ai Nemo, abili nel congiungere la tradizione art-rock transalpina con gli scenari sontuosi alla Pink Floyd e la concretezza dei Marillion hogarthiani. Sulla stessa rotta si muovono i connazionali Elora: proveniente da Marsiglia, il sestetto è nato

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