Donato Zoppo

Pandora: ‘Alibi Filosofico’ (BTF)

Il terzo album è un passaggio delicatissimo nella storia di un gruppo, soprattutto nel filone progressive, che ha codificato anche un certo susseguirsi discografico. Se il disco d’esordio sprigiona senza limiti tutto il potenziale compositivo e il seguente approfondisce quanto presentato nel debutto, il terzo è l’occasione importante per ribadire

Continua a leggere »

Dodo Verdict: ‘Dodo Verdict’ (autoprod.)

Se il vecchio progressive è stato un’anomalia storica rispetto all’estetica rock americana, se il nuovo prog è un anacronismo rispetto ai tempi e ai costumi della contemporaneità, c’è chi in questo ambiente accentua ancora di più la propria diversità. Pensiamo ai Dodo Verdict: una formazione sui generis perchè strutturata a

Continua a leggere »

Taylor’s Universe: ‘Worn Out’ (Marvel Of Beauty)

Che cosa rende così peculiare, distintiva, unica, la discografia di Robin Taylor? La continuità concettuale. La stessa omogeneità di fondo, la stessa provenienza da un’origine comune che alimentava l’opus zappiano, rivive nella poliedrica opera del chitarrista danese, che arriva alla trentesima uscita. Con alcuni distinguo: i dischi a nome Robin

Continua a leggere »

Unwise: ‘One’ (Unwise)

C’è un interstizio, sottile e ombroso, nel quale pochi gruppi sono entrati e ne sono usciti a testa alta: quell’anfratto nel quale metal, prog e AOR si sono fusi, lasciando intravedere – per un attimo – splendidi panorami sonori. Queensryche, Fates Warning e per certi versi i seminali Crimson Glory

Continua a leggere »

Aurora Lunare: ‘Aurora Lunare’ (Lizard Records)

Perchè si sceglie il progressive? Perchè si ha voglia di addentrarsi nell’imprevisto, di esplorare nuove ipotesi musicali, di mettere in campo esperienza e cultura, nei casi più opinabili di fare sfoggio di speciali doti da mago dello strumento. Nel caso degli Aurora Lunare, la scelta è dettata da un imperativo

Continua a leggere »

The Natural Mystic: ‘The End’ (autoprod.)

Era il 2006, con curiosità e piacere scoprivo, ascoltavo e riascoltavo il disco d’esordio dei Natural Mystic. Nome di derivazione reggae ma Marley, Tosh e colleghi non sono presenti nelle sonorità della band: la naturale spiritualità alla quale fanno riferimento i NM è quella del miglior rock anni ’60/’70. “Mother

Continua a leggere »