Il mio primo evento fuori porta, in viaggio tra le regioni gialle, ha a che fare con le copertine. Era inevitabile. Renato Portolan sta allestendo la valigia delle meraviglie. Sonic Wunderkammer. Il suo studio pullula di stimoli visivi e sonori. Tra Zeri, Hamilton e un Goethe policromo spuntano fuori migliaia
La maturità è importante. L’amato Piero Chiara debuttò nel romanzo a quasi cinquant’anni. Ivan Ballerini fa lo stesso nella canzone d’autore. Anche per questo l’ho incontrato per una chiacchierata su Jam. http://www.jamtv.it/primo-piano/ancora-libero-il-nuovo-album-di-ivan-ballerini
Dear John. Quanti libri su di lui, inevitabile. Uno di questi è una sorta di testo di lungo corso, ripreso riveduto corretto integrato negli anni. Ha attraversato diverse vicende editoriali e arriva alla Diarkos fresco di aggiornamenti. Gli autori sono due beatlesiani doc come Vincenzo Oliva e Riccardo Russino. Dopo
Ho avuto l’onore di scrivere la prefazione per un bel libro, frutto dell’ingegno creativo dell’amico Andrea Gozzi, in compagnia di Arianna Severi. Lo pubblica Arcana Edizioni, è dedicato agli Smashing Pumpkins e si chiama Tonight, tonight. La malinconia infinita degli Smashing Pumpkins. Acquistabile al seguente link: https://amzn.to/3t27aVP Sinossi: Aprile 1996.
E’ in edicola il nuovo numero di Audio Review, il mensile con cui collaboro stabilmente. Siamo arrivati al 430 Nel giornale il mio commento ai nuovi album di Nad Sylvan, Ciccada, Kayak, Cast, Vintage Caravan, Lazuli, Mahogany Frog, Sweet Oblivion, Frost*.
23 aprile. Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore. Mi piace ricordarla e celebrarla suggerendo un testo significativo, un lavoro che apre numerose porte e stimola molteplici riflessioni. Negritudine ieri e oggi, musica e identità, un incrocio tra passato e presente nell’universo afroamericano. Ne abbiamo parlato in radio, inevitabile
Con la carta accendi un sigaro o campi una settimana. Così scrisse nel 1997 Luigi Pintor quando il manifesto, a rischio chiusura, pubblicò il numero speciale, in cambio di un pezzetto di carta trascurabile per alcuni, vitale per altri: cinquantamilalire. Stefano Benni contribuì con un bel gruzzoletto con tanti zeri.
Da giovinetto, all’alba degli anni ’80, amavo Titanic. Credo sia stato uno dei miei primi ascolti “seri” tra i sette e gli otto anni. Certe cose formano, nel bene e nel male. Qualcuno aveva prestato o regalato una cassetta a mio padre: mi colpiva il mezzo pesce nel frigo verde
Oggi si parla di progressive. Lo facciamo con Massimo Salari, instancabile analista del fenomeno, al quale ha dedicato due libri per Arcana, il primo sul prog italiano, il secondo sul metal prog. Con il terzo testo Salari fa un passo indietro – o meglio, un passo laterale: si addentra nel
E’ in edicola il nuovo numero di Audio Review, il mensile con cui collaboro stabilmente. Siamo arrivati al 429. Nel giornale il mio commento ai nuovi album di Saga, Arc Of Life, Soen, Evergrey, Stephan thelen, Strawbs, Cactus e Lifesigns.