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Un’intervista a Stefano Orlando Puracchio su Jam: il jazzista dimenticato
Tra i miei simboli preferiti il punto interrogativo occupa una posizione speciale. Non tanto per la retorica pelosa sui dubbi e le certezze, ma perché presuppone la domanda, prelude all’ascolto. Per chi è nato e cresciuto nella musica è la condizione ideale, edenica. Inoltre invita all’impegno: forzare la curvatura, plasmare