Scrivere appartiene al vivere.
Arriva da un antico che ci precede, prosegue oltre un futuro che ci supera. Ė parte di un flusso, l’emersione di un fiume carsico in forma di sculture di parola. Se le facoltà della vigilanza e della consapevolezza sono attive, la scrittura è evoluzione nel vissuto. Non esercizio di verbo nè valvola di sfogo, non speaker’s corner nè trampolino di spocchia.
Quando capita di rileggermi, cosa che purtroppo accade poco ed è un errore, registro diverse sensazioni. Una rilevante è il non rispecchiarsi nella scrittura. Mi accade sempre: mi leggo a distanza di qualche tempo e non mi riconosco in ciò che ho scritto. E’ un contrasto che attiene alla forma, non ai contenuti e ai concetti, benchè siano questi a determinare la veste, il modo dello scorrimento, l’articolazione. Tuttavia questo non sentirsi più rappresentati dalla propria opera torna utile nel processo, in modo particolare nelle presentazioni, che così diventano degli aggiornamenti del libro in tempo reale, delle occasioni di applicazione in diretta dello spirito autocritico.
Sabato 1 giugno alle 19.00 da Casa Naima con Ernesto Razzano terremo la prima presentazione del libro sui CSI. Come sta accadendo negli ultimi anni non ne farò moltissime, vorrei che le poche fossero dei momenti di approfondimento trasversale, che possa esulare dal libro e deviare. Ernesto sarà il primo a provare questo diversivo, il secondo sarà Fede Torre sabato 8 giugno – presto info su luogo.
Tra le varie cose per le quali devo ringraziare Ernesto c’è questa foto: 21 maggio, vetrina fedele alla linea della Feltrinelli sotto le torri a Bologna, poco prima del concerto dei CCCP in Piazza Maggiore. Sabato dopo aver osservato la vetrina allestita da Flavia e Domenico, siete invitati/e a entrare e chiacchierare sulla musica ai confini del mondo.