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Tinkicker: ‘The playground at the edge of the abyss’ (Mals)

Intrigante e curioso, decisivo negli sviluppi del linguaggio progressive, il concept album nel corso dei decenni ha mostrato grande vitalità ma anche un punto debole: la continua ricorrenza di idee e tematiche, costantemente legate a percorsi di ascesa, caduta e redenzione, da “Tommy” a “Streets” dei Savatage passando per “Ziggy

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Taylor’s Universe: ‘Kind Of Red’ (Marvel Of Beauty)

Era il 1959. Un titolo come “A kind of blue” lasciava presagire una rivoluzione epocale: Miles utilizzava il blu come chiave di lettura di una profondità, di una liquidità, di uno sviluppo oracolare che avrebbero cambiato radicalmente la storia della musica del ‘900. I tempi sono cambiati, di dischi rivoluzionari

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Infront: ‘Inescapable’ (Mals)

Ecco un’altra ottima band dalla Russia, ancora una volta supportata dalla scuderia Mals che, come accadde tra anni ’80 e ’90 con Mellow e Musea, sta dando ampio spazio alle migliori espressioni del linguaggio progressive declinato dai russi. Gli Infront sono già attivi da tempo: nascono nel 2005 con la

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Wally: ‘Montpellier’ (Gonzo Multimedia)

Ricordate i Wally? Si tratta di una rock band inglese tra quelle “più minori” del decennio d’oro, che ebbe però un barlume di notorietà a metà anni ’70. La sponsorizzazione di Bob Harris, il barbuto dj dell’Old Grey Whistle Test, l’arrivo in Atlantic e la produzione di Rick Wakeman, l’apertura

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Molecole n. 27: Andrea Gianessi, Pino Forastiere, Nino Bruno

Lo ricordavo con piacere nei Nihil Project con Antonello Cresti. Se l’ex sodale ha intrapreso la via del saggista tra rock ed esoterismo, Andrea Gianessi ha proseguito mettendo in musica l’inquietudine del musicista sensibile e di cultura, ipotizzando un aggiornamento della canzone di bandiera e meditazione cara a Claudio Rocchi.

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The Rhythm Method (diary): 8 aprile 2012

Non avevo mai pensato di fare radio. Non era contemplato nell’orizzonte di eventi che credevo avessero fatto la loro prossima apparizione nella mia vita. Preferivo e preferisco scrivere, affidare alle dita e agli occhi i miei pensieri. A dire il vero non sono mai stato neanche un grande ascoltatore radio:

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Phoenix Again: ‘ThreeFour’ (Ams/BTF)

Se è vero che la fenice risorge dalle proprie ceneri, da una band con questo nome non ci si può non attendere una rinascita. Con la sigla Pheonix Again si fa risentire una delle più misconoscuite ma seminali formazioni del new progressive italiano. I Phoenix nacquero a Brescia nel 1981,

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Quorum: ‘Klubkin’s Voyage’ (Mals)

Tocca ammetterlo: una bella copertina fa tanto. Quando poi si tratta di lavori come il debutto dei Quorum, si rischia persino di dimenticare ingenuità e difetti dell’opera. La copertina di “Klubkin’s Voyage” (realizzata da Victor Manin), oltre all’intento evidente di aprire e racchiudere lo spirito itinerante del concept, riporta alla

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Emanuele Bavieri: ‘Cantami o musa’ (Videoradio)

Molto interessante l’orizzonte culturale e artistico di Emanuele Bavieri, giovane compositore toscano che si muove – in una chiave personale ed eclettica – tra canzone, progressive e musica colta. Inquadrabile in linea di massima come cantautore, Bavieri ipotizza una forma-canzone ampia e articolata, aperta a una sorta di meditazione interiore

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