Cover album? Tribute album? Non proprio. Mai come in questo caso, ci troviamo di fronte a qualcosa di profondamente diverso. Il titolo ci dà un indizio rilevante: “The Dark Side of The Wall” non è un gioco di parole con due celebri album floydiani ma il riferimento effettivo, volontario, concreto, a un’altra faccia di “The Wall”. E’ questa la molla che ha spinto la R-Evolution Band nel mettere mano al capolavoro dei Pink Floyd.

La formazione del fiatista Vittorio Sabelli risente molto dell’approccio eclettico e dissacrante del fondatore: R-Evolution si accosta ai Pink Floyd con la stessa indole che ne ha dettato la nascita, ovvero distruggere e ricostruire, come accadde per il primo disco “Versus”. Se “Dark Side” sancì il passaggio dall’underground ai “mantra da salotto” di copeiana memoria, “The Wall” fu la celebrazione del modulo concept, l’esaltazione di un emblema del rock d’arte anni ’60/’70: un disco cardine, una pietra miliare per la qualità del suono e la compiutezza compositiva, che i R-Evolution rivedono con spirito iconoclasta.

Un po’ come i rifacimenti degli Easy Dub All Stars ma con meno ossessività monotematica, più vicini alla rielaborazione visionaria dei Flaming Lips, i R-Evolution hanno rivoltato “The Wall” come un calzino, ma con rispetto: tenendo fede alla struttura dell’opera e al suo iter concettuale, hanno ripensato ogni singolo pezzo dando vita a un’opera che sembra quasi un “gemello cattivo” dell’originale. Il mondo dell‘ortodossia floydiana griderà allo scandalo: hard & heavy, jazz-fusion, reggae, blues, latin, elettronica, titoli modificati, influenze estranee all’album del 1979 e inserite al punto giusto.

Un’operazione da musicisti consapevoli, abili nello spostare pedine considerate inamovibili (basta pensare al celebre assolo gilmouriano di “Another brick in the wall”, sostituito dal sax in un exploit speed metal). Al di là di qualche riserva (la voce talvolta poco incisiva e un certo indulgere nel “diverso a tutti i costi”), “The Dark Side Of the Wall” è un disco che farà parlare di sè.

www.r-evolutionband.com

D.Z.