Alternative metal opprimente, con melodie heavy blues: il quinto emozionante album del quintetto finlandese, pubblicato dall’italiana Luminol Records, è una discesa negli abissi interiori
JOINT DEPRESSION
Projection
(Luminol Records)
9 tracce | 33.14 minuti
Alternative metal opprimente, con melodie heavy blues. Così i Joint Depression presentano la loro musica: fosca, angosciante, serrata ma melodica. E ancora più stupefacente è che la loro scuderia sia Luminol Records, una delle etichette europee più apprezzate nell’area del post-progressive. Anticipato dal singolo When, Projection è il quinto album dei Joint Depression: un disco che, sottolinea il quintetto finlandese, “si basa sulle sensazioni che abbiamo provato negli ultimi anni. Le canzoni sono istantanee, personali o riflessioni di eventi globali della nostra vita dal punto di vista di dell’essere umano”.
Nati alla fine degli anni ’90, i Joint Depression dopo una manciata di demo e promo hanno debuttato nel 2007 con Savage Infinity, al quale sono seguiti Into Something New (2008), Lowdown (2014) e Beyond All Black (2018). Projection li vede al meglio delle proprie possibilità espressive, liriche e tecniche, completa un ciclo e schiude nuovi orizzonti con questo metal articolato, tanto soffocante quanto arioso, contaminato da elementi gothic, doom, hard, alt-rock e prog.
La vendetta di Deaf Blade, le vicende di tossicodipendenza di Protection, la cecità delle religioni di Third Day, il sovraccarico di rumore e informazioni di New Silence, le scelte e la responsabilità individuale di When: questi alcuni dei brani più emblematici di Projection, riuscita combinazione di un concept sul mondo interiore nella contemporaneità e metal malinconico, dinamico ed emotivo.
Joint Depression:
http://www.jointdepression.com/
When video:
https://www.youtube.com/watch?v=tA1dsY-oEsk
Luminol Records:
http://www.luminolrecords.com/