Un sontuoso e avvincente viaggio concettuale sulla salvezza del genere umano. Il quinto lavoro della band guidata da Samuele Santanna unisce al rock progressivo classico una inedita e grintosa componente hard/heavy
RAVEN SAD
Polar Human Circle
AMS Records | BTF Vinyl Magic
7 tracce – 56.36 min.
Edizione cd papersleeve
Polar Human Circle è il quinto album firmato Raven Sad, progetto nato nel 2005 su iniziativa di Samuele Santanna, polistrumentista e principale compositore di un gruppo che dal precedente The Leaf and the Wing (2021) ha trovato una stabilità e una solidità a livelli di formazione che si riflettono perfettamente nei sette brani di questo lavoro, assai atteso dal pubblico della comunità prog ma anche dalla critica, che aveva apprezzato i quattro album precedenti.
Polar Human Circle è un altro coinvolgente viaggio a tinte progressive attraverso paesaggi sonori intensi e dalla forte carica evocativa, un concept i cui testi, cantati dall’espressiva voce di Gabriele Marconcini, portano l’ascoltatore a interrogarsi sulla effettiva capacità di salvezza della nostra specie. In un tessuto sonoro dal respiro internazionale, che grazie a una componente hard e oscura inedita per la band unisce il prog-metal anni ’90 (Queensrÿche) a sonorità più moderne (Riverside, Porcupine Tree, ma anche i Marillion più recenti), i Raven Sad affiancano a brani più brevi e agili rispetto al passato un’epica title-track, che in quasi 27 minuti di durata si snoda tra psichedelia, inserti orchestrali e fughe dissonanti.
I Raven Sad si sono nuovamente affidati ai Sonoria Studio di Andrea Benassai, coinvolto anche in veste di arrangiatore orchestrale; a livello iconografico gioca un ruolo altrettanto importante la componente siderale e materica delle immagini di Gustav Willeit, elemento visuale imprescindibile e concreto scenario lungo il viaggio di Polar Human Circle verso i confini della civiltà.
Raven Sad:
http://www.ravensad.it/