Ovunque è la bellezza che non vedi: il nuovo disco di Uross!

Schiettezza rock, riflessioni d’autore e una cover di ‘Ciao amore ciao’ di Luigi Tenco nel terzo album del musicista pugliese, suonato quasi totalmente in solitudine. Primo concerto del tour venerdì 4 dicembre a Erchie (BR)

UROSS
OVUNQUE E’ LA BELLEZZA CHE NON VEDI
(UR003 – distr. Audioglobe)
12 brani, 48 minuti

Uno&Trino

“Inizialmente avevo immaginato un titolo diverso, ImPerfetta solitudine, perché sapevo che avrei registrato un po’ di roba da solo e avrei lasciato fare ad altri quelle cose in cui non mi sentivo a mio agio. Poi la cosa mi ha preso la mano e ho fatto gran parte del lavoro io, anche alcune note di tromba… Per il nuovo titolo mi ha ispirato una citazione di Einstein: “Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare finché arriva uno sprovveduto, che non sa che quella cosa è impossibile, e la realizza”. Tutto sta nel passaggio della sprovvedutezza. L’istinto umano dei bambini ci salverà. Fare dischi è proprio questo: giocare a montare e smontare la musica con le parole finché gli incastri non ti sembrano quasi giusti”. Sono le parole di Uross, che a tre anni di distanza da L’amore è un precario torna con il terzo album Ovunque è la bellezza che non vedi, disponibile su tutte le piattaforme digitali e in distribuzione Audioglobe.

Uross – al secolo Giuseppe Giannuzzi – era assente da un paio d’anni, concentrato sul lavoro di costruzione del nuovo disco, registrato praticamente in solitudine con il successivo intervento di amici musicisti come Andrea Brunetti, Vincenzo Perricci, Carletto Petrosillo, Maurizio Indolfi e Egidio Marchitelli. Autore di testi e musiche in veste di one man rock band, Uross rinnova la sostanza della sua proposta: troppo autoriale per essere considerata rock, troppo elettrica e figlia della fragranza sonora anni ’60/’70 per essere frutto di un cantautore fatto e finito. Ovunque è la bellezza che non vedi è un album diretto, animato da confessioni, coincidenze e schiettezza: “Ho cercato di raccontare quello che volevo e come lo volevo, fregandomene ancora di più dell’ascoltatore… Credo sia una forma di sano egoismo che dovrebbe essere alla base di un lavoro intimo com’è quello di fare un disco. In fondo l’importante è che non ti debba vergognare di fronte a te stesso di ciò che hai creato”.

Dodici pezzi tra i quali un rifacimento di Ciao amore ciao di Luigi Tenco, un lavoro di quasi due anni, nel quale canzoni nuove e vecchie si sono incontrate, tra scelte forti e recuperi sorprendenti: “L’album è composto da materiale in parte completamente nuovo e in parte ripreso dal passato. Le canzoni sono come le carte da gioco: ci sono mani in cui non vai a giocare e passi, altre in cui ti butti anche se ti ritrovi con un’inutile coppia di bluff. E poi magari vinci. Ecco, le canzoni che un tempo hai deciso di non schierare in campo, in altri momenti ritornano e scelgono di farsi scegliere”. La nobile arte popolare della rock song in un lavoro accattivante, che verrà presentato dal vivo venerdì 4 dicembre al Flatus Vitae di Erchie (BR).

Uross Tour 2015-16:
04/12 Flatus Vitae – Erchie (BR)
15/12 Dirockato Winter – Monopoli (BA)
17/01 Santo Graal – Trani (BT)
13/02 Fuori Mano – Castellana G. (BA)
20/02 Blue Dahlia – Gioiosa Jonica (RC)

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