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Believe: ‘The Warmest Sun In Winter’ (Metal Mind)

Che bravi i Believe. Conterà qualcosa, nella storia di un gruppo, il proseguire con costanza e determinazione, il puntare a un obiettivo alto e perseguirlo con tenacia? Nel caso della band polacca la durata ha il suo ruolo, tanto da premiare questo nuovo album con un valore aggiunto. I Believe

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SoulenginE: ‘Mind Colours’ (MaraCash)

Il primo nome che ti viene in mente sono i Brand X. Perchè i SoulenginE, nel muoversi – agilmente, con classe e senso della direzione – a cavallo tra jazz-rock e progressive, sembrano agganciarsi proprio al patrimonio di Jones e Goodsall. Ma ad ascoltare bene “Mind Colours” scopri che c’è

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Victor Lafuente: ‘Inside’ (Ear-Volution)

Ear-Volution è il nome dell’etichetta che supporta il secondo album di Victor Lafuente, ma anche l’obiettivo che il chitarrista persegue con “Inside“. Evoluzione e rivoluzione sonora per la quale mette in piedi una working band che si alterna brano dopo brano, con la sua chitarra al centro. L’idea forza è

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Mahogany Frog: ‘Senna’ (Moonjune Records)

Vecchie conoscenze i Mahogany Frog. La band canadese da qualche anno ha catturato l’attenzione degli amanti del prog legati sia al classico sound anni ’60/’70 ma anche quelli più disponibili a connessioni con l’hard rock, l’area kraut, i retaggi post-psichedelici. Merito di una proposta diversificata ma unitaria, spalmata in sei

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Balloon Astronomy: ‘Balloon Astronomy’ (Autoprod.)

Progressive moderno, dalla spiccata attitudine melodica – rectius: cantabilità – quello dei Balloon Astronomy. Bastano il trascinante refrain corale di “Sigmoid Fletcher” o le atmosfere accattivanti di “The odyssey” per avere un’idea sufficientemente precisa del songwriting del duo californiano. Perchè di coppia si tratta: Jim Ledger (voce, chitarre e basso)

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Europa Minor: il ritorno dei TUGS!

La band livornese attiva dal 1978 torna con un’ambiziosa opera rock dedicata a un’idea “altra” di Europa, tra letteratura, arte, umanesimo e ideali. La piccola orchestra rock presenta un’affascinante operazione tra progressive e canzone d’autore, pubblicata in cd e vinile. In arrivo un tour promozionale Europa Minor: il ritorno dei

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Silver Key: ‘In the land of dreams’ (MaRaCash)

Piccolo problema personale: non riesco a farmi più piacere il new prog. Fatta eccezione per nomi come Big Big Train e qualche new sensation tipo Tin Spirits e Lifesigns, il prog che attinge tuttora alla fonte Marillion e simili non mi entusiasma: la doppia derivazione e i clichè fin troppo

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Musica Ficta: ‘A Child & A Well’ (Fading/Altrock)

Benedetta AltRock. Come accaduto per i Ciccada, intrigante novità trovata in Grecia, l’etichetta milanese pesca in Israele e scova un’altra bella realtà progressive contemporanea: Musica Ficta. E’ una formazione di Gerusalemme attiva da un decennio, fondata nel 2003 dal chitarrista Udi Horev: un sestetto dedito a un’inteligente rivisitazione del patrimonio

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Ligro: ‘Dictionary 2’ (Moonjune)

“Orgil” in indonesiano significa “pazzo”, lo capovolgi e viene fuori Ligro, il nome di questo travolgente hard-fusion trio di Giacarta che finalmente debutta con Moonjune, attualmente l’etichetta leader nel campo del rock-jazz orientale. Nel retro dell’album le dita dei tre musicisti si impegnano in un simbolo tanto caro alle femministe,

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