Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

Nessun cookie da visualizzare.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Nessun cookie da visualizzare.

Senza clamori, senza grandi campagne mediatiche, ma affidandosi soltanto alle proprie capacità e a una sequenza di dischi in crescendo, i Nemo sono diventati una delle più interessanti realtà del prog-rock europeo. La band francese ha progressivamente affinato la propria cifra stilistica, superando la derivazione Marillion e puntando sempre di più a un art-rock moderno, sontuoso e accattivante. Dopo il compatto “R€volu$ion”, il quartetto sfodera addirittura un doppio album, il proprio lavoro più ambizioso.

Inevitabilmente un concept (dedicato all’eterno conflitto tra ordine e libertà, alle manipolazioni e ai condizionamenti subiti dai singoli), “Le ver dans le fruit” è un lavoro ben organizzato che congiunge diverse anime: l’estrazione new prog, le marcate spinte hard e la cura per l’arrangiamento lussureggiante alla Pink Floyd sono le componenti che i Nemo tengono in equilibrio con abilità, complice la notevole ispirazione del leader Jean Pierre Louveton, chitarrista e vocalist mai così presente, firmatario della stragrande maggioranza dei brani.

Un doppio album significa una vicenda sviluppata in diversi pezzi, naturalmente legati tra loro da una linea narrativa e da una omogeneità sonora che esplodono nella suite finale “Arma diania”. “Trojan”, “Milgram 1960” e “Allah Deus” sono i brani-chiave dalla fisicità più che evidente, “Un pied dans la tombe” e “Triste fable” rincorrono il neo prog familiare ai Nemo, caratterizzati da una maggiore semplificazione ma anche dal frequente ingresso di riff, componente spesso assente dal linguaggio sinfonico. Solitamente a proprio agio con un sound corposo e ben sostenuto, i Nemo si impadroniscono anche di dinamiche hard (ad es. certe soluzioni di “A la lune” non dispiacerebbero ai fan dei Deep Purple) e scegliendo il francese imprimono ai pezzi una personalità ben definita.

Un’eccellente opera a tinte fosche sulla contemporaneità, destinata anche a un pubblico lontano dall’area prog, priva di sforzi innovativi ma onesta nelle intenzioni. Nemo promossi a pieni voti anche stavolta.

www.nemo-world.com

D.Z.