La formazione di noi musicofili è passata attraverso tanti libri.
Le biografie di artisti e gruppi, le enciclopedie del rock, le dispense coi vinili allegati, i saggi più problematici. E in particolare le riviste.
Ricordo ancora il dicembre del 1990, quando comprai la prima di una interminabile serie. Ultimo numero dell’anno di Nuovo Metal Hammer, Geoff Tate in copertina: si parlava tantissimo di Empire dei Queensrÿche. Ma leggevamo anche Rumore e Rockstar, Rockerilla e Metal Shock. Mi piaceva tanto questa pacifica convivenza elettrica. E Jam, a mio avviso, aveva una marcia in più.
E proprio su JamTV questo mercoledì è dedicato a Musica di carta, il nuovo libro di Maurizio Inchingoli per Arcana Edizioni, che racconta mezzo secolo di riviste musicali italiane.
La nostra conversazione qui, buona lettura.