18 maggio 1979. In una camera d’albergo di Zurigo Lucio Battisti dialoga un intero pomeriggio con un giovane giornalista di nome Giorgio Fieschi. Sarà la sua ultima intervista. Il mese dopo è a Londra con Geoff Westley e uno staff di grandi musicisti inglesi: comincia la lavorazione di un album molto atteso, Una giornata uggiosa. Uscirà nel mese di febbraio 1980, sarà l’ultimo disco di Mogol e Battisti insieme. Una separazione chiacchieratissima, quella tra i due principali protagonisti della musica italiana. Alla fine dell’album, con la copertina piovosa divenuta un’icona pop, una canzone celebre. La più citata nel linguaggio comune italiano. Quando chiudiamo una conversazione dicendo «Lo scopriremo solo vivendo», parliamo di Con il nastro rosa.
Il nuovo libro di Donato Zoppo, il terzo che lo scrittore campano ha dedicato alla figura di Lucio Battisti, racconta la storia di una canzone che chiude il sipario su un decennio e su un sogno. E’ il nuovo volume della collana Songs di GM Press, esce in occasione del settantasettesimo compleanno di Lucio Battisti – 5 marzo 1943 – e del 40nnale di Una giornata uggiosa. Per l’occasione Zoppo ha dialogato con alcuni protagonisti del disco: il produttore Geoff Westley, il chitarrista Phil Palmer – l’artefice dello straordinario assolo che chiude Con il nastro rosa – e il batterista Stuart Elliott; insieme a loro anche Ilvio Gallo (il fotografo autore della copertina) e Giorgio Fieschi della RSI, autore dell’ultima intervista a Battisti.
Il libro racconta la genesi dell’album partendo proprio dalla storica ultima conversazione con Fieschi a Zurigo e termina con l’uscita: un viaggio nei motivi che hanno spinto i due alla separazione, nell’esperienza londinese di Battisti, nel rapporto con Westley, nei lati più oscuri di questa personalità enigmatica e silenziosa, che scelse anche di non apparire più in copertina. Prefazione di Paolo Morando, giornalista e scrittore.