Nel luglio del 1971 Lucio Battisti pubblica Amore e non amore: il suo primo “vero” 33 giri dopo le raccolte di singoli Lucio Battisti e Emozioni. E’ un lavoro rivoluzionario: un concept-album con quattro focose canzoni rock-blues registrate dal vivo in studio, quattro strumentali con l’orchestra diretta dallo stesso Battisti e i lunghissimi titoli di Mogol, la copertina con una misteriosa donna nuda. All’alba della nascita del rock progressivo italiano, Battisti inventa un disco sperimentale con brani inediti suonati dai Quelli pronti a diventare Premiata Forneria Marconi.
A quarant’anni di distanza dalla sua uscita, Donato Zoppo racconta la vicenda di Amore e non amore: il percorso che conduce Lucio Battisti all’anno di grazia 1970, il making of degli otto brani, la scelta concettuale, i conflitti con la Ricordi e il ritardo della pubblicazione, le reazioni di pubblico e critica, il caso della censura. La Commissione d’ascolto della Rai decide di bocciare Dio mio no: il brano scelto come singolo descrive in modo troppo esplicito una donna sessualmente disinibita, l’intero lp non godrà del supporto promozionale ma sarà egualmente un successo.
Grazie alle testimonianze inedite dei protagonisti (tra i tanti Franz Di Cioccio, Franco Mussida, Alberto Radius, Dario Baldan Bembo etc.) il libro affronta le caratteristiche dell’album nel 1971 di Battisti: l’anno della definitiva rottura con la stampa, di rivoluzionarie partecipazioni in tivù, di Pensieri e parole e La canzone del sole ma anche della cult-song Le tre verità, amatissima dai cultori del rock progressivo. Zoppo analizza anche i rapporti tra Amore e non amore e i primi passi del prog italiano, in quel 1971 che ha visto nascere le opere prime di Orme, Osanna, Delirium e tanti altri. In apertura un ricordo di Giorgio ‘Fico’ Piazza, indimenticato bassista di Quelli e PFM, accanto a Lucio Battisti anche in Amore e non amore. Foto di copertina di Bruno Marzi, foto interne di Caesar Monti. In libreria dal 28 aprile.