In un periodo dell’Era della Non-Consapevolezza, mi ritrovai a studiare giurisprudenza. Ricordo con piacere Teoria dell’interpretazione, uno dei primi esami, perchè il testo era un affarino di poco più di cento pagine così diverso da quei tomi ottocenteschi che sapevano di statue, di polvere e immobilità perenne. Era La lettera e lo spirito della legge di Vittorio Frosini, nel quale si parlava di interpretazione sistematica, e quando ho letto Battiato. Una ricostruzione sistematica (Arcana) certi mattoncini si sono messi a posto da soli.
Si è scritto tanto su Franco Battiato negli ultimi anni, bene dunque che qualcuno esca dal dato biografico/aneddotico o da una rilettura parziale e settoriale per riflettere, sottolinea Vincenzo Greco, sulla “corrispondenza tra vita e opere” e sulla “completezza e coerenza interna al messaggio artistico”
L’intervista del mercoledì di Jam TV è con lui.