In questi giorni sto registrando molti speciali radio e tv in vista dell’80mo compleanno di Battisti e Dalla, due Lucio nati a 24 ore di distanza l’uno dall’altro.
Una di quelle combinazioni astrali propizie sotto il segno governato da Nettuno e Giove. Pesci della seconda decade che esaltano il sogno, la creatività, la parte bambina, per alcuni versi anche il sacrificio per il proprio obiettivo – musicale, nel caso del misterioso, tanto autarchico e poroso quanto solare e lunare, binomio Dallabattisti.

Nelle ultime ore ho ricevuto numerosi messaggi di complimenti che non capivo, tant’è che ho pensato a un caso di viralità incontrollata, fino a quando Giorgio Verdelli mi ha segnalato che Io tu noi, Lucio, il documentario che aveva realizzato nel 2020, da pochi giorni è passato dalla RAI a Netflix, con notevole riscontro del pubblico.

Fu gratificante partecipare tre anni fa al lavoro di Giorgio dedicato all’amatissimo Lucio, raccontai la fase finale del sodalizio Mogolbattisti con una compagnia ottima, abbondante e prestigiosa (es. Renzo Arbore, Carlo Verdone, Eugenio Finardi, Edoardo Bennato, ovviamente Mogol, tutto il blocco di cordame tasti e voci Radius/Mussida/Tempera/Montalbetti/Matano/Westley etc.).

Sono lieto che in prossimità di questo memorabile 80nnale lo si possa rivedere su altra piattaforma:
https://www.netflix.com/it/title/81664474

(Grazie al battistofilo Michele Pucillo per avermi inviato uno screenshot inatteso – meno barba, meno occhiali e meno capelli, ma era un’altra vita)