Arcana pubblica l’approfondito saggio storico-letterario dello scrittore. Dopo gli anni ’70 del teatro-canzone, una dettagliata analisi degli spettacoli all’indomani del riflusso, con analisi dei testi e interviste inedite


GIORGIO GABER,
SANDRO LUPORINI
E GLI ANNI OTTANTA
Gli spettacoli del decennio

Fabio Barbero

Arcana Edizioni, 401 pagine, euro 22.00

Giorgio Gaber, Sandro Luporini e gli anni Ottanta è il nuovo libro di Fabio Barbero, pubblicato da Arcana Edizioni. Dopo un primo volume uscito nel 2021 e intitolato Giorgio Gaber, Sandro Luporini e la generazione del 68 (dedicato agli spettacoli di Teatro canzone degli anni ’70), l’autore prosegue lo studio dedicato alla coppia, che nel decennio successivo ha prodotto e portato nei teatri di tutt’Italia cinque nuovi spettacoli. Due soltanto, Anni affollati (1981-1982) e Io se fossi Gaber (1984-1986), possono ricondursi in senso stretto alla formula del Teatro canzone. Parlami d’amore Mariù (1986-1988), pur alternando sei lunghi monologhi ad altrettante canzoni, è principalmente uno spettacolo di prosa intervallato da qualche momento musicale. Il caso di Alessandro e Maria (1982-1983) e Il Grigio (1988-1990) sono due vere e proprie commedie di pura prosa, di cui la prima recitata insieme a Mariangela Melato.

Dichiara Fabio Barbero: «Il taglio del libro è storico-critico. Non si occupa di tutto l’arco biografico di Gaber. Non è centrato sulla sua persona e sulla sua carriera artistica. Si occupa della collaborazione artistica fra lui e Sandro Luporini e dei frutti di teatro canzone o di teatro di pura prosa che ne sono derivati. Senza tralasciare la portata teatrale e musicale dei loro spettacoli, porta un particolare interesse alla lettera dei testi e alla loro interazione con il clima storico, politico, sociale e culturale italiano degli anni in cui sono stati scritti».

Nato a Lavagna nel 1965, Fabio Barbero insegna italiano in Francia nelle scuole superiori. Vive attualmente a Parigi. Ha pubblicato libri di poesie, romanzi per ragazzi, libri scolastici di traduttologia e un primo volume su Gaber per Arcana. L’autore sottolinea: «Credo che questo lavoro sia significativo per tre novità. Innanzitutto, lo studio dei testi, uno a uno, e non solo dei più conosciuti (il che include anche lo studio delle fonti letterarie, sociologiche e filosofiche, quando sono indicate dagli stessi autori). Poi, l’uso degli archivi gaberiani. Sono stato il primo a cui la Fondazione Gaber ha messo a disposizione la sua ingentissima (migliaia e migliaia di file) rassegna stampa. Infine: il contatto personale e prolungato con Luporini e con amici che lo hanno conosciuto bene. Ne consegue una fitta documentazione che accompagna tutti i capitoli del libro. Avendo potuto intervistare diverse persone vicine a Gaber e Luporini, il mio intento è di non scrivere nulla (o quasi) che non sia basato su affermazioni dei diretti interessati o di testimoni di prima mano».

Finiti gli anni della contestazione, il pubblico di ragazzi che ha seguito Giorgio Gaber negli anni ’70 non c’è più. Lui e Luporini devono reinventarsi, in un decennio marcato da quello che fu allora chiamato il “riflusso”, un bisogno di divertimento e di spensieratezza dopo anni di lotte e di terrorismo. Un decennio che divise allora e che divide ancora.

Arcana Edizioni:
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