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The Rhythm Method (diary): 3 giugno

Credevo che il vento portasse con sè il respiro degli dèi. Poi ho scoperto che secondo Julian Jaynes, nel Crollo della mente bicamerale, gli dèi non sono che allucinazioni acustiche, voci che parlano nella mente. Ascoltavamo Song Of The Wind in una Lecce piacevolmente ventosa. Ne sentivamo tante di voci.

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The Rhythm Method (diary): 2 giugno

…Che già lo sai che non è la California / comunque vada qui ogni strada porta al mare… Non è la California. Iacampo scoperto grazie alla versione indie-norvegese del Nordgarden. Oggi sono andato al mare a San Foca. Una strada lunga lunga che porta tra le dune. Canneti e palmizi

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The Rhythm Method (diary): 1 giugno

In una delle mie precedenti vite – successiva comunque alla prima Discesa nella Carne – mi sono laureato in giurisprudenza. Tesi di laurea in Storia del Diritto Italiano, nello specifico i profili giuridici della libertà di stampa nel giornalismo a Benevento dallo Statuto Albertino all’avvento del Fascismo. Una roba potenzialmente

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The Rhythm Method (diary): 31 maggio

L’affinità con le cose di cui parlava Jung scaturiva dall’incertezza e dalla solitudine. Negli anni 80 si era soli anche in compagnia e si scappava. Qualcuno preferiva l’ago, qualcuno la pista, altri il tubo, o il sogno. Io avevo la fortuna di giocare altrove, in giri fittissimi di scambio nastri.

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The Rhythm Method (diary): 28 maggio

In una recente intervista il maestro Taiten Guareschi ha ricordato il ‘non divenire degli eterni’ di Emanuele Severino. Un concetto problematico ma seducente, che schiude a molteplici possibilità. Nel mio infinitamente piccolo lo applico alla genesi dei libri. Quando lavoro a un nuovo testo mi piace – sarebbe più corretto

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The Rhythm Method (diary): 27 maggio

All Things Must Pass. L’altro giorno un caro amico mi ha ricordato che una trentina d’anni fa, dinanzi alla scoperta della incipiente calvizie, lo rassicurai spiegandogli il concetto di impermanenza. Tutto passa e tutto torna, i capelli cadono e le buone letture restano.

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The Rhytym Method (diary): 25 maggio

21 giugno 1965, Virginia City, Nevada. The Red Dog Saloon. The Charlatans in concerto, annunciati da un manifesto seppiato e demodé, tra western e vittoriano. Comincia la lunga era dei [Just Landed In Zoppo Library]

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