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The Rhythm Method (diary): 18 giugno

Roland Topor lo aveva detto: il rogo è preferibile al macero, anche se suscita maggiore indignazione. A differenza del libro estinto con fiamma, il foglio rigenerato “brulica di fantasmi, parole che risorgono, desinenze verbali che finiscono per decomporsi, brandelli di punteggiatura che riaffiorano”. Mi piace l’idea delle ceneri del prog.

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The Rhythm Method (diary): 17 giugno

Robert Walser definì il suo scrittoio, quello dal quale fuggì un mattino preso dal desiderio di passeggiare, “la stanza degli spiriti”. Ognuno ha la sua. Ogni passo è kinhin, walking meditation. Ogni luogo accoglie spiriti: i propri, quelli di altri passeggeri, quelli che erano e che verranno. Meeting Of The

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The Rhythm Method (diary): 16 giugno

I tragitti in treno sono utili per mettere in ordine pensieri, appunti, ricordi e visioni. Si allineano i sensi. Antichi testi della Filocalia invitano alla raccolta dello spirito attraverso le narici: la via che il respiro prende per andare al cuore. Ascolto Amigos. Tra le bordate latin-rock reinventato per le

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The Rhythm Method (diary): 14 giugno

Il saggio non si identifica con le sue opere, perciò dura; dacchè non compete, nessuno può competere con lui, diceva Lao Tzu. Everchanging Bowie, duraturo e fuori competizione. Leggendo in questi giorni il librone su Stereonotte ho pensato molto alla mia Rock City Nights. Quindici anni di dirette serali, migliaia

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The Rhythm Method (diary): 11 giugno

Erano giorni magri, non avevo in tasca una lira Erano giorni magri, tu potevi darmi una mano Avevo solo te e tu non alzavi un dito Ora son giorni grassi, son finite le vacche magre. Sergio Endrigo scrisse Viva Maddalena nel 1963, quando inserire in una canzone “vacche magre” non

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The Rhythm Method (diary): 10 giugno

Leggete le introduzioni! Ricordo ancora il solenne monito del mio antico docente di filosofia del diritto. Aveva a cuore la lettura delle prefazioni e si lamentava spesso degli studenti che saltavano indice e proemio per andare dritti alla ciccia. All’epoca un po’ per timore, ma soprattutto per non cedere e

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The Rhythm Method (diary): 9 giugno

Fisica | Etica | Logica. Ogni tanto leggo le recensioni degli utenti Amazon, il cui grado di sensibilità, adeguatezza e opportunità evoca i peggiori istinti bellici. Stavo indagando sulle varie edizioni del Manuale di Epitteto, l’Enkheirídion Epiktḗtou compilato da Arriano che avrebbe fornito il modello speculativo a Marco Aurelio. Il

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The Rhythm Method (diary): 8 giugno

Michel Foucault considerava i suoi libri come delle cassette degli attrezzi dalle quali prelevare strumenti per scardinare i sistemi di potere. Compresi quelli che avevano dato vita ai suoi lavori. Quando mi ritrovo sugli scaffali penso spesso alla funzione, alla provenienza e alla destinazione dei miei saggi. Con le collane

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The Rhythm Method (diary): 7 giugno

Forse per colpa del rock. Così cantava Edoardo Bennato, uno di quelli che amavo. Sono sempre stato selettivo coi cantautori storici, apprezzavo e studiavo quelli più elettrici e tesi – sia in termini di relazioni pericolose col rock che di tensione emotiva – tipo Ivan Graziani o Pino Daniele, o

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The Rhythm Method (diary): 6 giugno

Avevo un curioso professore di diritto commerciale. Benché fosse uno dei luminari indiscussi della pallosissima materia, di cui era divulgatore autorevole con i suoi manuali, mi faceva sorridere il suo modo svenevole di esprimersi. Pose effeminate e inflessione vomerese, gusto affettato per la retorica da vetusto gagà meridionale, aveva uno

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