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The Rhythm Method (diary): 24 giugno

Fiori nella notte (di San Giovanni) Quietami i pensieri e le mani e in questa veglia pacificami il cuore Guazza è una rugiada copiosamente addensata. Nella notte tra il 23 e il 24 giugno l’acqua assume un significato magico: era quella del Giordano dove il Battista iniziò Cristo, è questa

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The Rhythm Method (diary): 21 giugno

Nei miei anni di gioventù sono stato lettore dei libri del Castoro, collezionista di VHS dell’Unità e spulciatore seriale di canali pubblici e privati alla ricerca di classici del cinema italiano. Anche di quei titoli minori che pullulavano tra anni ’60 e ’70, roba per cinefili di massa o per

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The Rhythm Method (diary): 17 giugno

Lo stereo della macchina è il cimitero dei cd. Il mio veicolo ormai vecchio di quasi tre lustri è la destinazione prescelta per l’ascolto. E’ strana la sensazione del maneggiare questi affarini non troppo vetusti per essere vintage nè troppo attuali per essere hype. Post modernariato digitale. Ieri pomeriggio ho

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The Rhythm Method (diary): 16 giugno

Domenica estiva calda immobile.Giornata di ricerca della linearità. Archiviati libri, vinili e CD, riviste e foglietti volanti di ogni genere. A volte è necessario inseguire un ordine: si vedono nitide le cose, si sentono presenti i ricordi.Da una cartellina salta fuori l’originale del ritratto di Lucio Battisti ad opera del

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The Rhythm Method (diary): 12 giugno

Oggi è mercoledì. Avrei dovuto pubblicare la consueta intervista su Jam ma non l’ho fatto. Il motivo è semplice: mi sono dimenticato. Come dietro grandi ricordi ci sono percorsi e vite intere, così dietro clamorose dimenticanze ci sono motivazioni e pulsioni – anche istantanee, estemporanee. La mancata conversazione musicale di

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The Rhythm Method (diary): 10 giugno

A tratti percepisco tra indistinto brusio particolari in chiaro. A volte capita di ritrovarsi nei versi dei dischi che si amano, che si studiano e si raccontano. Durante la chiacchierata sul libro CSI, Fede Torre ed io ci siamo trovati addosso l’indistinto brusio di Piazza Dante, captando con la coda

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The Rhythm Method (diary): 6 giugno

Quando William Mann trovò in Not a Second Time una cadenza eolia paragonando i Beatles a Mahler, John lo additò come un “bullshitter” (contaballe, un cazzaro in pratica), e credo che Ringo abbia detto qualcosa del tipo “A un certo punto cominciarono a trovare nelle nostre canzoni delle cose di

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The Rhythm Method (diary): 4 giugno

Col virtuale sono bravi tutti. Col reale non si può barare – e i CSI ce lo hanno insegnato – perchè entrano in campo l’emozione, le aspettative, la curiosità, il desiderio, la fibrillazione. Per questo una presentazione di tanto in tanto, nel luogo giusto con vecchie conoscenze e nuovi punti

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The Rhythm Method (diary): 24 maggio

In berbero Tinghīr significa appartenente alle montagne. Si scrive ⵜⵉⵏⵖⵉⵔ. Un nome che evoca aria e legami, la profondità del vincolo e l’altitudine della meta. L’alpinismo metafisico di René Daumal sulle vette dello High Atlas. Un anno fa, il 24 maggio, puntavamo a sud-est. Avevamo lasciato alle spalle prima Marrakech

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The Rhythm Method (diary): 18 maggio

Il mio lavoro ha due facce – e due percorsi, due direzioni – che spesso si sovrappongono, diventando una: quella del raccontare storie. Lo faccio nei libri, un diletto divenuto sempre più pressante; lo faccio nella comunicazione con Synpress, una professione divenuta sempre più esigente. In entrambi i casi, capita

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