The everchanging Conqueror. I ragazzi siciliani, ormai attivi da un ventennio, sono tra i pochi ad aver coniugato l’istanza prima del progressive – il cambiamento, l’evoluzione, la progressione – con l’esigenza di non snaturare la propria proposta conservandone immutati i tratti somatici. La loro discografia, giunta al quinto titolo, è un buon esempio di “preservation through change”. “Madame Zelle” era probabilmente la loro vetta, un album concettuale che li vedeva alle prese con una vicenda avventurosa capace di ispirare scelte di campo anche sorprendenti. Avvertendo nuovamente il bisogno di svolta, alimentato anche dalla partecipazione a vari tribute-album (Pink Floyd, Steve Hackett, Yes), i Conqueror assumono il profilo più diretto di un classico quartetto rock con “Stems”.
Ai più attenti balzerà subito all’orecchio un alleggerimento della proposta: i Conqueror hanno puntato alla sottrazione, alla potatura di rami secchi, cercando un sound luminoso e melodico, che non si vergogna di avvicinarsi alla forma-canzone, ferma restando l’impostazione art-rock di fondo. L’impressione che se ne ricava è proprio quella di un allargamento della canzone, di una sorta di gemmazione concentrica che non rinuncia all’essenzialità e torna indietro al disco d’esordio.
Se i precedenti lavori concettuali avevano giocoforza maggiore uniformità, “Stems” non perde di vista l’orizzonte tematico pur non avendo una narrazione forte alla base. “Gina” e “Di notte” coniugano la liquidità floyd/parsonsiana agli sviluppi cari al prog italiano, articolati tra parti cantate sognanti e impetuosi strumentali, limpidi e mai ridondanti. Qualcuno avrà da ridire sull’approccio vocale, ma il cantato della Rigano è ben calato in questo new prog lieve, elegante, calibrato sullo scambio tra ampie melodie e scatti rock, più graffianti in “False idee” e “C’est la vie”, dilatati in “Echi di verità”.
Disco giusto in una fase interlocutoria, “Stems” probabilmente sarà apprezzato di più all’estero che nel nostro paese ma rilancia ancora una volta l’attività dei Conqueror.
D.Z.