Tre. I Venus In Furs riescono in un giochino che ad altri è sfuggito: abbracciare passato e presente, l’energia devastante dei migliori power trio e il modo di fare slabbrato dei Verdena. Nessun segreto: l’età (il trio supera di poco i vent’anni), la passione, una gavetta rapida e densa che li ha portati a testare subito dal vivo il repertorio elettrizzante e deciso di Siamo pur sempre animali. Zeppeliniani per fede e poco velvetiani – benchè il nome dica il contrario – i Venus hanno anche invitato alcuni amici (Andrea Appino_Zen Circus, Gianluca Bartolo_Pan del Diavolo, Francesco Motta_Criminal Jokers) per fare una gran bella festa rock. In tre stat virtus.
http://www.venusinfurs.it
Due. Alice e Gianfranco – già noti con il progetto Alix – sfoderano un delizioso folk-blues in salsa acida che schizza subito tra le mie cose preferite del 2012. Alice Tambourine Lover è un gran bel progetto, con un fiore all’occhiello: poca roba ma tanta passione in un lotto di “canzoni nude”, svestite da ogni orpello e rimesse al gusto di power chords vibranti e incisivi, a una voce dritta e coinvolgente. Blues al centro, slide ipnotica e fluttuante, wah wah quanto basta e ottime vibrazioni per una coppia che ha molto da dire. Naked songs, groove e sensualità.
http://www.myspace.com/alicetambourinelover
Uno. Edda. Negli ultimi tempi l’ex vocalist dei Ritmo Tribale sta realizzando opere molto valide e questo secondo lavoro solista dopo il comeback è l’ennesima conferma. Odio i vivi colpisce per alcune caratteristiche troppo spesso assenti nel panorama rock nazionale: la schiettezza e l’essenzialità. A molti il taglio vocale del nostro non piacerà, ad altri questa musicalità barcollante e retta su pochi elementi darà un senso di instabilità ma è proprio questo il segreto: cantare dal cuore e dalla scoperta di sè, esorcizzare il malessere contemporaneo con una canzone che rievoca Rocchi e Camisasca senza imitazioni di sorta. Senza ritocchini e plastica, come le tette in copertina.
http://www.odioivivi.blogspot.com
D.Z.