Il grande Rock Progressivo Italiano nel nuovo concept del sestetto ferrarese. Un ritorno all’insegna di vicende di emarginazione, ribellione e speranza. A tre anni di distanza dall’apprezzato debutto, il disco esce con la storica Minotauro, distribuzione Virgin

LIMITE ACQUE SICURE
Un’altra mano di carte
Minotauro Records | Virgin
6 tracce | 51.22 min.

Minotauro Records e Virgin sono lieti di presentare Un’altra mano di carte, il secondo album dei Limite Acque Sicure. A tre anni di distanza dal debutto Limite Acque Sicure, che ha raccolto recensioni piene di entusiasmo in Italia e all’estero, il sestetto torna con un secondo album avvincente, trascinante e appassionato, dedicato a sei storie. Un concept album al quale la band tiene molto e che presenta così: «L’utilizzo delle “storie”, o dei personaggi che raccontano la loro storia, è uno strumento per raccontare il nostro punto di vista. Nel primo album il racconto era sostanzialmente in prima persona, questa volta facciamo parlare dei personaggi, dal racconto dei quali possono emergere con maggiore forza e credibilità i temi che vogliamo trattare. Si tratta di temi non banali, e metterli in bocca a dei personaggi, o comunque raccontarli adottando un personaggio che incarna il tema stesso, aiuta a veicolare meglio il messaggio, a rendere più viva la situazione che descriviamo».

Fondati nel 2005 a Ferrara, i Limite Acque Sicure sono una delle più apprezzate band del nuovo rock progressivo italiano. Nati inizialmente per rivisitare i classici del rock progressivo, consolidati nella formazione ancora attiva dal 2009, i sei hanno lavorato sodo sui propri brani debuttando nel 2022 con un omonimo album per la storica Minotauro Records, acclamato dai media italiani e stranieri. Rispetto al primo disco, nato durante il Covid, il successivo è stato partorito in maniera più rapida e serena: Un’altra mano di carte conferma la partnership con Minotauro ed è arricchito dalla distribuzione digitale del colosso Virgin.

Un’altra mano di carte è un concept che mostra la visione del prog da parte dei Limite Acque Sicure, rispettosa della lezione dei maestri ma al tempo stesso con una spinta sia rock che melodica più marcata, con tematiche più toccanti – per certi versi politiche – rispetto ai frequenti argomenti fantasy o introspettivi del genere. La malvagità umana e il narcisismo in Joker, la conquista dell’America Latina da parte degli Spagnoli in Il racconto di Juan della sua terra, gli orrori e i dolori nelle trincee della Prima Guerra Mondiale in Natale 1914, i soprusi e le ingiustizie ai danni delle donne in Chita, le sofferenze e i sogni di un senza nome in …non il Bergerac, la capacità di ascoltare le verità dell’altro in Storie perdute. Il racconto di esperienze di vita da parte di personaggi a volte di fantasia e a volte reali, a volte attuali e a volte remoti nel tempo, che mettono in evidenza argomenti profondi, poco frequentati e persino scomodi, tra ribellione, emarginazione, inesorabilità. Ma sempre, alla fine, con un filo di speranza.

Il grande Rock Progressivo Italiano, tanto amato all’estero, torna con forza e vitalità in questo nuovo album, una sfida per i Limite Acque Sicure: «Abbiamo ricevuto apprezzamenti, a livello nazionale ed internazionale, che ci hanno veramente gratificato e ci hanno spinto ad andare avanti. Un’altra mano di carte rappresenta anche questa nuova partita che vogliamo giocare, con tutte le incognite che la sorte riserva, ma certamente giocandola al nostro meglio, senza risparmio di energie».

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