Premessa: nella vita ho agito svariate volte da stupido e ho subìto azioni stupide con eguale frequenza, dunque sono titolato per esprimermi sull’argomento.
Ho sempre pensato che siamo circondati da stupidi, ma si tratta di una semplice valutazione numerico-statistica, non una constatazione incontrovertibile. Grazie a Le leggi fondamentali della stupidità umana (1) di Carlo M. Cipolla ho scoperto che in materia vige un vero e proprio teorema.
Cipolla elenca le 5 Leggi Fondamentali sulla Stupidità Umana.
I: sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione;
II: la probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona stessa;
III (legge aurea): una persona stupida è una persona che causa un danno a un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita;
IV: le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. In particolare, i non stupidi dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, e in qualunque circostanza, trattare e/o associarsi con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore;
V: la persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista. Corollario: lo stupido è più pericoloso del bandito (2).
Ѐuno dei testi più irresistibili che abbia mai letto, rileggerlo davanti al camino caldo stempera la tragedia che Cipolla analizza con ironia. Perchè, come sosteneva Schiller, contro la stupidità gli stessi Dei combattono invano.
(1) L’edizione fotografata, intitolata Allegro ma non troppo, è un Mulino del 1988 che unisce il saggio sulla stupidità (1976) al precedente Pepe, vino (e lana) come elementi determinanti dello sviluppo economico dell’età di mezzo (1973), entrambi pubblicati in inglese e solo per gli amici.
(2) Per Cipolla bandito è colui che danneggia gli altri per trarne vantaggio.