Si intitola ‘Ghostpiracy’ il nuovo album dei due musicisti. Un esperimento visionario tra rock, psichedelia, elettronica vintage e musica cosmica, che celebra un grande amore per la musica libera. Ospite il performer vocale Luca Fattori
PSYCHOWATERMELON
Ghostpiracy
2024
12 tracce, 64.30 min.
Il multiforme ingegno musicale di Alex Savelli. Lo abbiamo trovato tra jazz e improvvisazione anni ’70 con Massimo Manzi nel 2019, con i Nostress nel 2000 all’insegna delle grandi rock song con spazi strumentali, nel 2021 nel progetto Italian Kidd con Ivano Zanotti e un parterre di grandi ospiti in una sorta di disco-festival tutto italiano. A qualche anno di distanza da questi progetti il fondatore dei Pelican Milk è tornato insieme a un antico partner, Tommaso Michienzi, con una proposta completamente diversa: Psychowatermelon.
Savelli e Michienzi si incontrarono per la prima volta nel 2005 in occasione delle session di improvvisazione di Pelican Milk e Ares Tavolazzi che avrebbero dato vita alla colonna sonora di Ultima cena tra le nuvole (prodotto da Ass. Le Nuvole e Pocart sull’ultima cena di Pasolini). Ad unirli fu la comune passione per il rock, la psichedelia, lo space rock, l’elettronica, l’umorismo, il cinema, le colonne sonore e tanto altro, e gli stessi interessi li accomunano ancora oggi. Nel corso degli anni Alex e Tommaso si sono dedicati all’improvvisazione suonando molto in studio, realizzando colonne sonore e partecipando alla produzione di vari dischi tra cui Gettare le basi di Savelli e Manzi, Doing Nothing di Savelli e Nostress, L’onda di Antonio Stragapede e altro. Questo lungo percorso li ha condotti alla fondazione del progetto Psychowatermelon, che finalmente debutta con Ghostpiracy.
Immersi nel loro amore per la psichedelia, per il rock cosmico degli anni ’60 e ’70, per gli affreschi strumentali nei quali perdersi e ritrovarsi, per un’idea antica ma oggi più che mai rivoluzionaria di rock suonato con umanità e fragranza, Alex Savelli e Tommasi Michienzi hanno immaginato un disco che potesse dare voce alle loro passioni e hanno messo in campo i propri strumenti: chitarre, bassi e corde vocali il primo, la collezione elettronica di synth, theremin, plugins ed altri giocattoli magici il secondo. Determinante è stato il contributo di un giovane batterista di talento, Andrea Lamb D’Aniello, che ha impresso una svolta al materiale già imbastito. Invitato a suonare su loop o sequenze molto spartane, il batterista si è dovuto immaginare delle dinamiche, delle evoluzioni e degli scenari che erano appena accennati; successivamente molti di quei riferimenti minimal sono stati completamente abbandonati e il duo ha lavorato su quello che il batterista aveva creato. Un modo insolito di comporre e produrre che ha dato grande libertà di espressione a Ghostpiracy, masterizzato da Pino Salviati.
L’unico ospite di Ghostpiracy è il performer vocale Luca Fattori, che in Aliens On Piano ha interpretato un alieno che trova un pianoforte. I mixaggi sono stati curati dal duo, così come i titoli evocativi dei brani che hanno richiesto lunga meditazione e confronto, vista la natura principalmente strumentale di Ghostpiracy. Tra brani mutevoli e spericolati, con echi di Pink Floyd, kraut rock, elettronica vintage, progressive eretico e furore psichedelico, Ghostpiracy è un grande omaggio alla libertà della musica.
Psychowatermelon:
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