Due anni fa a Cetara vidi un eccellente concerto di Cristina Donà e Saverio Lanza: impeccabile, senza cedimenti, sbavature e tempi morti. Da manuale. Con il desiderio di una originale replica siamo andati a rivederla a Campolattaro, alla prima edizione di Suoni al Borgo voluta dall’amico drumming major Simone Paglia.
Viceversa non avevo mai incontrato Paolo Benvegnù: la decina di abbracci calorosi – quasi spugnosi, direi, tanto era sudato – ricevuti da lui una volta sceso dal palco, complici i buoni uffici di Marco Olivotto, valgono quanto un suo concerto. Che nello specifico è stato molto emozionante.
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