Nei miei anni di gioventù sono stato lettore dei libri del Castoro, collezionista di VHS dell’Unità e spulciatore seriale di canali pubblici e privati alla ricerca di classici del cinema italiano. Anche di quei titoli minori che pullulavano tra anni ’60 e ’70, roba per cinefili di massa o per un vasto pubblico di cultori; in bilico tra consenso e ricerca, tra comunicazione diretta e contenuti problematici. La grande stagione della commedia all’italiana – contenitore universale nel quale era bello vedere anche gli incroci dialettici di sottogeneri – è stata un’occasione formativa per capire la storia del nostro paese.
Credo di aver scoperto casualmente Il Gatto, non ricordo se erano i Bellissimi di Rete4, un Fuori Orario – ma lo escluderei – o uno di quei lunghissimi pomeriggi afosi tra Telecapri e Canale 21, controra e celluloide. Come resistere al genio lunare di Ugo Tognazzi e al carisma scompigliato di Mariangela Melato? Una storia di cinismo e aggressività, umorismo scomodo e latitanze morali. Diceva il saggio: chi legge sa molto ma chi osserva sa molto di più.
Oggi, in occasione della Festa della Musica, AMS Records pubblica con Cinevox Record la colonna sonora di quel film, opera del Maestro Ennio Morricone, annata 1977 – la sua decima colonna sonora quell’anno. Sono onorato di curarne la comunicazione con Synpress Ufficio Stampa, una piccola grande soddisfazione per chi svolge il mestiere di addetto stampa. La musica del Gatto trova nuova vita rigenerante su vinile. Bianco morriconiano.