Credo di aver incrociato Fede Torre per la prima volta una ventina d’anni fa, in un paesello del Fortore, prima o dopo la presentazione di un mio antico libro.
Mi colpì non tanto la mise – abbigliamento oversize/urban, codino biondo resistente attaccato alla nuca, cagnolina eccentrica al seguito – quanto il tono da sentenza inappellabile delle sue affermazioni: questo è il miglior gruppo della storia, quello è il peggiore concerto del mondo, quell’altro è il disco che ascolto di più nella vita.
Per me, abituato a soffermarmi con cautela nelle sfumature della complessità, quel tono assertivo rappresenta ancora, dopo tanti anni di conoscenza, un punto di vista da tenere in considerazione. Non è un caso che alla prima napoletana del mio libro sui CSI per Aliberti ci sia proprio lui.
Vi aspettiamo domani al Punk Tank Café a Piazza Dante.
Grazie a Il Mattino per la segnalazione di oggi tra gli eventi del GiroCittà.