Gironzolare nella Scuola di Musica Moderna è un’esperienza sensoriale.
Suoni di strumenti sprigionano dalle classi, i corridoi sono ricoperti di foto rock, jazz e blues, icone che fungono da numi tutelari per i ragazzi che studiano. Miles Davis, Chuck Berry, Ian Anderson, Jimmy Page, Howlin Wolf e tanti altri.
La realtà diretta da Roberto Formignani, una delle più attive e frequentate scuole di musica in Italia, è una via di mezzo tra un tempio e un opificio, un luogo sacro e un’officina di saperi e talenti. È stato un grande onore poter presentare il mio libro e condividere con il pubblico l’esperienza nella musica: dalla scrittura alla comunicazione, con il filo rosso del racconto. Grazie al pubblico di ieri pomeriggio, spero di aver risposto a tutte le domande che hanno arricchito quasi quattro ore di conversazione.
A proposito di giornalismo, in seno alla scuola è nato Wah-Wah Magazine , il cui nome evoca un circuito di metamorfosi. Un pedale da schiacciare per dare carne all’elettricità, plasticità al suono. Che gli autori siano giovani consapevoli del loro percorso di scoperta del rock e al tempo stesso aggiornati è un segnale confortante.
(Grazie ad Antonello Giovannelli per le foto, ad Ambra Bianchi per l’introduzione, alla redazione di Wah Wah per lo scambio)