Nell’estate del 2016 fui invitato a Covergreen.
Parlammo di prog-rock, ma soprattutto del tema chiave di questa rassegna: le copertine.
Da allora Piombino è diventata la mia seconda casa.
Nel corso degli anni abbiamo costruito con pazienza e costanza un festival ormai noto e apprezzato, che dalla mostra di 33 giri dell’epoca d’oro è diventato un appuntamento di incontri, conversazioni, concerti. Unico nel suo genere. Un luogo in cui incrociare storie di casa mia, per citare un disco importante che racconteremo sabato 25. Come sempre con parole, musica e immagini.
Quest’anno Covergreen si amplia e si allunga.
Il primo tris di eventi partirà domani in una sede nuova, tra mare e cipressi: Castagneto Carducci.
Avremo tante storie da evocare, accompagnati dalla mostra di copertine in bianco e nero a cura del maestro di vinili Paolo Mazzucchelli.
Domani sera per cominciare faremo un viaggio con i video di Daniele Stella e la mia narrazione, circondati proprio dalle copertine, tutte da osservare. Immersione visiva. A proposito di viaggio, saremo alla stazione di Donoratico: binari e stelle.
Venerdì 24 a Castagneto, ancora una volta con lo Stella, celebreremo i 60 anni di Beatles con una passeggiata nel loro ‘core catalogue’, da Please Please Me a Let It Be. Angus McBean, Robert Freeman, Peter Blake, Richard Hamilton: ut pictura musica.
Gran finale col mio amato Michele Cortese, one man voice orchestra. Insieme a lui voleremo nella Sera dei Miracoli: un nostro nuovo storytelling sulla canzone italiana, da Franco Battiato a Ivan Graziani.
Sarà solo l’inizio di una lunga e avvincente notte d’estate.